NBA, la nota stonata dei Golden State Warriors: Patrick McCaw non si presenta per ricevere il suo anello
NBAProtagonista di un lungo tira e molla con la dirigenza, la guardia senza contratto ha rifiutato l'offerta di partecipare alla cerimonia di consegna degli anelli. Una situazione contrattuale complicata che ha effetti anche sulle scelte in campo di coach Kerr
Per i Golden State Warriors è stata una serata apparentemente perfetta: la cerimonia degli anelli, il pubblico della Oracle Arena in visibilio, e la prima vittoria stagionale ai danni degli Oklahoma City Thunder con Steph Curry e Kevin Durant subito scintillanti. C’è stato un solo contrattempo: l’assenza di Patrick McCaw all’arena. La guardia è ancora alle prese con la sua spinosa situazione contrattuale con i campioni in carica: gli Warriors gli avevano proposto di partecipare alla cerimonia per ricevere l’anello a cui ha diritto avendo fatto parte della squadra dello scorso anno, ma il free agent si è rifiutato, come rivelato da Chris Haynes di Yahoo Sports. Il batti e ribatti tra il giocatore e la squadra va avanti ormai da tempo: a inizio ottobre McCaw aveva deciso di far scadere la qualyfing offer da 1.7 milioni e, precedentemente, aveva detto no anche al rilancio degli Warriors da oltre cinque milioni in due anni, pur con la seconda stagione da tre milioni non garantita. La sua idea era di passare all’incasso dopo due anelli in due anni o, in alternativa, cercare una squadra che potesse dargli più minuti in vista di un contratto migliore nel 2019. Un braccio di ferro dal quale rischiano di rimetterci tutti: McCaw, innanzitutto, che ha iniziato questa stagione senza contratto ma che comunque non è libero di trovarsi una nuova squadra, visto che il suo status rimane restricted (quindi un’eventuale offerta di un’altra squadra può essere pareggiata da Golden State). Considerando anche che nella scorsa stagione le sue percentuali al tiro sono peggiorate (da 33% al 24% da tre) e ha subito due brutti infortuni (uno al polso e l’altro con la brutta caduta che ha fatto temere per la sua incolumità), non è nemmeno così scontato che una squadra voglia scommettere forte su di lui, prolungando quindi questa impasse. Anche per gli Warriors, però, la situazione non è ideale: la sua assenza dalla rotazione costringe coach Kerr a chiedere più minuti del previsto ai veterani Shaun Livingston e Andre Iguodala durante la regular season, periodo durante il quale sarebbe utile preservarli il più possibile. L’assenza di McCaw ha poi effetti a cascata sul resto della rotazione, tanto che contro OKC coach Kerr ha schierato assieme due lunghi “veri” come Damian Jones e Kevon Looney proprio per occupare fisicamente minuti nella rotazione. Chissà per quanto tempo ancora le due parti non troveranno a incontrarsi a metà strada.