La Quicken Loans Arena ospiterà l'All-Star Game 2022 (in NBA gli eventi si programmano con largo anticipo), provando a rievocare la magica atmosfera dell'ultima volta in cui la città ha accolto i migliori giocatori della storia della Lega
CLEVELAND LICENZIA COACH TYRONN LUE
Il commissioner Adam Silver ha annunciato durante una conferenza stampa alla Quicken Loans Arena – assieme a tutto il front office dei Cavaliers e del proprietario Dan Gilbert – che Cleveland è stata scelta per ospitare l’All-Star Game del 2022, a 25 anni di distanza dall’ultima storica volta in cui vennero premiati i 50 migliori giocatori della storia NBA: “Cleveland è una città passionale, da sempre in grado di ospitare grandi eventi di ogni genere. Ringrazio tutti per la disponibilità”. Con i lavori che nei prossimi anni renderanno l’arena della città dell’Ohio ancora più confortevole per i tifosi, la NBA è pronta a godersi un altro grande spettacolo di sport (programmando come al solito con largo anticipo, visto che sono stati già assegnati il prossimo a Charlotte e poi nel 2020 a Chicago e 2021 a Indianapolis): “Siamo orgogliosi di questa opportunità – sottolinea Gilbert – stiamo lavorando da tempo con le autorità dell’Ohio per rendere ancora più all’avanguardia le nostre strutture. Tutto il mondo potrà vedere una Cleveland moderna, al passo coi tempi, rispettosa della diversità e sempre al passo con l’innovazione”. Una cerimonia a cui ha partecipato anche il sorridente sindaco Frank G. Jackson: “Siamo onorati di avere un’opportunità del genere, la nostra comunità è ormai abituata a eventi di questa importanza: speriamo che in molti colgano l’occasione per godersi la città”. Nel 1997 i tantissimi appassionati arrivati in Ohio restarono incantati soprattutto da ciò che videro sul parquet: in occasione della ricorrenza dei 50 anni dalla nascita della Lega, l’NBA durante l’intervallo della partita della domenica organizzò una cerimonia in cui vennero premiati i migliori 50 giocatori della storia del Gioco. Un evento da brividi, in cui Wilt Chamberlain e Bill Russell si ritrovarono fianco a fianco per l’ultima volta, così come Magic Johnson e Larry Bird. Tutti insieme (tranne Pete Maravich, deceduto nel 1988) nel mezzo di un parquet entrato nell’immaginario collettivo degli appassionati. Tra quattro anni sarà difficile riproporre un’atmosfera del genere, ma la speranza è quella di incantare lo stesso gli appassionati.