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NBA, i risultati della notte: Damian Lillard trascina Portland al 1° posto a Ovest

NBA

I Blazers fanno gara di testa guidati da 40 punti di Lillard e battono gli Wizards a domicilio, prendendosi così il primo posto della Western Conference. Orlando supera in casa New York: ancora protagonista Nikola Vucevic che si ferma a un assist dalla tripla doppia

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Washington Wizards-Portland Trail Blazers 109-119

Ti aspetti gli Warriors, in alternativa proponi i Rockets e invece, dopo un mese di regular season, in vetta alla Western Conference ti ritrovi i Portland Trail Blazers. Merito prima di tutto di Damian Lillard, giocatore dall’impatto enorme sui suoi Blazers, autore di 40 punti con 12 canestri, 13/15 ai liberi, sei rimbalzi e cinque assist. Al suo fianco CJ McCollum, che chiude con 25 punti, 9/16 dal campo e un convincente +22 di plus/minus. Il secondo miglior giocatore per differenziale della sfida alle spalle di Jusuf Nurkic, il terzo pilastro su cui si fondano i successi di questa convincente versione dei Blazers. Il lungo bosniaco segna 13 punti, raccoglie 14 rimbalzi e fissa il suo nuovo massimo in carriera a quota otto assist, dimostrando di poter aggiungere anche un’altra dimensione al suo gioco. Portland interrompe così un periodo negativo costellato di due sconfitte e, approfittando della settimana da incubo degli Warriors, va a prendersi il primo posto in solitaria a Ovest. Una riscossa arrivata contro un avversario che invece non riesce più a rialzarsi come gli Wizards: John Wall segna 24 punti, ma chiudecon -28 di plus/minus; simbolo della disfunzionalità di una squadra senza anima, costretta a salutare Dwight Howard dopo sette minuti trascorsi sul parquet dopo il riaggravarsi dell’infortunio al gluteo che lo sta mettendo alle corde: “Abbiamo preferito tenerlo a riposo, valuteremo giorno dopo giorno”. Con tutti i problemi che gli Wizards si trascinano dietro da settimane, ci manca solo ci si mettano di mezzo anche gli infortuni.

Orlando Magic-New York Knicks 131-117

A Orlando non sembra esserci partita fin dall’inizio, con i Magic che segnano tutti i primi 10 tiri della gara portandosi sul 28-10 a metà del primo quarto. Il protagonista assoluto è Aaron Gordon, che segna 20 dei suoi 31 negli otto minuti in cui resta in campo nel primo periodo: è sempre lui a dare il via anche al parziale che riporta il vantaggio dei padroni di casa sul +12 nel terzo quarto, dopo che i Knicks erano riusciti a ridurre il gap a solo un punto (67-66) alla fine del primo tempo. Orlando, ultima in tutta la NBA con due sole vittorie dopo le prime otto gare NBA (2-6, con il 41.4% al tiro), centra così la settima vittoria delle ultime nove, in una striscia che ha visto Nikola Vucevic e compagni tirare il 49.7%: dopo i 36 punti rifilati ai Lakers, il montenegrino è autore di un’altra grandissima prestazione che lo vede chiudere con 28 punti, 10 rimbalzi e 9 assist, sfiorando la tripla doppia. Incredibile il tabellino dei newyorchesi, che hanno solo 23 punti dai cinque titolari del quintetto base e ne ottengono invece 94 (sui 117 finali) dalla panchina, che vede due giocatori superare quota 30: sono Tim Hardaway Jr. (32 con 9/20 al tiro e 5 triple a segno) e Trey Burke (31 con 11/20 dal campo), senza dimenticare i 21 con 19 rimbalzi di Enes Kanter. “A tradirci è sempre un quarto di gioco: facciamo errori sempre diversi – dice coach Fizdale – ma la costante è che regaliamo sempre un quarto [in questo caso il primo, ndr] agli avversari”, rendendo così vano anche l’11-2 di parziale con cui New York resta in partita fino all’ultimo periodo, prima del 32-25 Magic con cui i padroni di casa si mettono definitivamente in tasca la terza vittoria in fila che li porta al settimo posto a Est.