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NBA, Chicago-San Antonio 107-108: gli Spurs soffrono ma vincono nel finale, 7 punti per Belinelli

NBA

Un parziale di 10-0 a metà ultimo quarto decide la sfida sul campo dei Chicago Bulls, che per due volte hanno però il tiro della vittoria. Serata difficile al tiro per Marco Belinelli con 9 errori su 12 tentativi, pur raggiungendo il massimo stagionale con cinque assist

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Per anni i San Antonio Spurs hanno accumulato vittorie grazie a una capacità molto sottovalutata: la capacità di eseguire nei finali tirati contro squadre magari anche più talentuose, ma meno disciplinate di loro. La vittoria di stanotte sul campo dei Chicago Bulls ricade in questa categoria, anche se il talento dei Bulls — privi di Lauri Markkanen, Kris Dunn e Bobby Portis, ormai prossimi al rientro — non è di certo così superiore rispetto a quello dei texani, apparsi però un po’ stanchi alla terza di quattro partite in trasferta consecutive. Sotto di tre a poco meno di sei minuti dalla fine di una partita combattutissima (15 avvicendamenti nella guida del punteggio, 13 parità e massimo vantaggio mai superiore alle 8 lunghezze), gli uomini di coach Popovich hanno confezionato il parziale di 10-0 che ha deciso la partita, spinto dai 21 punti di DeMar DeRozan, i 20 di LaMarcus Aldridge (11 nel solo ultimo quarto) e i 13 di Bryn Forbes, oltre ai 17 dalla panchina di Patty Mills e i 10 di Jakob Poeltl. Sono invece 7 quelli di Marco Belinelli, rimasto sul parquet dello United Center che fu suo per poco meno di 24 minuti anche in una serata difficile al tiro con 3/12 dal campo e 1/7 da tre, pur sopperendo con 3 rimbalzi e soprattutto 5 assist (massimo stagionale eguagliato dopo quello di tre giorni fa a Indianapolis).

Due chance per vincerla, massimo in carriera per Arcidiacono

I Bulls, dal canto loro, hanno avuto per due volte la possibilità di vincere la partita: prima Zach LaVine (il migliore dei suoi con 28 punti, 11 dei quali nell’ultimo quarto) ha mandato corta una tripla frontale a quattro secondi dalla fine; poi Ryan Arcidiacono (autore del suo massimo in carriera da 22 punti) ha approfittato di una brutta rimessa di Forbes per rubare il pallone e prendersi l’ultimo tiro sulla sirena, ma la sua conclusione si è fermata sul ferro. Per i padroni di casa ci sono anche 18 punti e 10 rimbalzi di Jabari Parker e 17 per Justin Holiday con 5 triple a segno, ma non abbastanza per evitare la 16^ sconfitta sulle 21 partite disputate in questo primo quarto di stagione. Ora che rientreranno i tre infortunati eccellenti, la speranza di coach Fred Hoiberg è quella di poter cominciare a costruire le fondamenta della squadra del futuro.