Con 27 punti di Tobias Harris e 24 del nostro Danilo Gallinari, i Clippers passano sul campo dei Pelicans e si mantengono appaiati ai Denver Nuggets al vertice della Western Divisione. Ai padroni di casa non bastano il massimo in carriera di Julius Randle (37) e i 32 con 14 assist di Jrue Holiday
GOLDEN STATE TORNA AL SUCCESSO IN TRASFERTA, HOUSTON KO
New Orleans Pelicans-L.A. Clippers 126-129
I padroni di casa affrontano la miglior squadra della Western Conference (a pari merito coi Nuggets) senza Elfrid Payton e Nikola Mirotic e nel primo quarto concedono il 64% al tiro ai Clippers, che chiudono infatti la frazione avanti di 7, 36-29. Percentuali e realizzazioni per Danilo Gallinari e compagni si fanno addirittura migliori nel secondo quarto, e così quando le due squadre vanno all’intervallo i Clippers hanno già messo a tabellone 77 punti (massimo stagionale per L.A., terza volta che i Pelicans subiscono così tanti punti) tirando oltre il 65% dal campo. Il vantaggio, di 12 punti, arriva fino al +18 nel terzo quarto grazie a un canestro di Gallinari ma New Orleans reagisce con un parziale di 21-4 che lancia la rimonta dei padroni di casa, che a poco più di 5 minuti dalla fine della gara si portano anche davanti. Nel finale però la mano fredda ai tiri liberi di Tobias Harris (suo il 2/2 che chiude i conti a 4.7 secondi dalla fine, 6/6 il suo score finale dalla lunetta) e Danilo Gallinari (8/8) insieme alle solite prodezze di Lou Williams (che firma il jumper fuori equilibrio per dare ai Clippers il 127-124 a 6.4 secondi dalla fine) danno ai losangelini la vittoria n°16 in stagione, mantenendo così il vertice della Western Conference in compagnia di Denver. Contro una delle migliori ali del campionato – un Anthony Davis da 23 punti, 13 rimbalzi e 3 stoppate – il duo di casa Clippers risponde alla grande: ci sono 27 punti per Tobias Harris con 10/16 al tiro e 24 con 7/13 di Danilo Gallinari, cui si aggiungono anche i 20 di Lou Williams dalla panchina. Meglio di tutti però, dal punto di vista realizzativo, fanno un Julius Randle promosso in quintetto per il forfait di Mirotic, che risponde con il suo massimo in carriera a quota 37 punti con 8 rimbalzi e 15/24 al tiro, e un Jrue Holiday da 32 punti (di cui 23 nel secondo tempo) e 14 assist. Non basta però ai padroni di casa per evitare la sesta sconfitta delle ultime otto gare disputate, anche per via di una panchina cortissima che vede coach Alvin Gentry utilizzare solo tre giocatori (di cui due solo fanno a segno, con 15 punti di Darius Miller). La second unit di coach Rivers domina così il confronto diretto (52-21 l’impietoso score) in una partita contraddistinta da percentuali alte da entrambe le parti (L.A. chiude con il 59% dal campo e il 40% da tre, New Orleans replica con il 53.3% e il 38.4%).