Golden State Warriors, arrivano i rinforzi: Draymond Green torna in campo, DeMarcus Cousins si allena in G-League
NBADopo undici partite di assenza questa notte Draymond Green tornerà in campo contro i Minnesota Timberwolves, schierando tutti i "Big Four" per la prima volta da oltre un mese. Il rientro di Cousins invece si avvicina sempre di più: il lungo si allenerà con l’affiliata della G-League
Dopo settimane di difficoltà, i Golden State Warriors stanno tornando in piena salute – ed è una pessima notizia per tutti i loro avversari. Come annunciato da coach Steve Kerr, i bi-campioni in carica questa notte contro i Minnesota Timberwolves (partita in diretta su Sky Sport NBA) ritroveranno in campo anche Draymond Green, fuori da undici partite dopo l’infortunio all’alluce che ha tormentato il suo inizio di stagione. "Non vedo l’ora di tornare in campo" ha detto il focoso numero 23 durante l’allenamento di ieri. "È da un po’ di tempo ormai che non gioco a pallacanestro, perciò sono eccitato. Abbiamo provato a fare a modo mio [continuando a giocare sul dolore, ndr], ma non ha funzionato, perciò stavolta mi atterrò al piano: qualsiasi cosa decidano, non mi opporrò in nessun modo". Green non scende in campo dallo scorso 15 novembre, ovverosia dalla partita contro gli Houston Rockets – la prima sullo stesso parquet di Kevin Durant dopo l’ormai celebre scontro a seguito della sconfitta contro gli L.A. Clippers. Gli Warriors senza di lui hanno vinto sei partite e ne hanno perse cinque, ma le sei vittorie sono arrivate nelle ultime otto gare – di cui le ultime tre consecutive, con il successo convincente sul campo dei Milwaukee Bucks. "I ragazzi me l’hanno resa difficile, dopo quanto si sono impegnati venerdì…" ha commentato Green sulla prestazione dei suoi compagni. "Sono orgoglioso di essere l’ancora difensiva della squadra, perciò spero che migliori: mi piace pensare di essere il leader nella metà campo difensiva, per far trovare tutti al posto giusto nel momento giusto e fare delle giocate. Spero di essere di aiuto".
Kerr lo attende: "Sappiamo difendere anche senza di lui, ma con Draymond siamo meglio"
Nonostante l’ottima prova sul campo del miglior attacco della NBA, coach Steve Kerr è ben contento di ritrovare il suo leader difensivo – anche perché con tutti i quattro All-Star in campo gli Warriors avevano cominciato la stagione con un record di 10-1. "È il miglior difensore della lega, e il nostro rendimento in difesa lo ha mostrato in maniera chiara. Non siamo stati efficienti e non abbiamo coperto tanto terreno come facciamo quando c’è lui. Detto questo, a Milwaukee abbiamo avuto la nostra miglior gara difensiva della stagione, perciò sappiamo di poter difendere anche senza di lui. Solo che con lui siamo molto meglio". Un ragionamento che non fa una grinza e che è condiviso anche da un altro difensore d’élite della squadra come Andre Iguodala: "Quando è in campo, si passa dalla notte al giorno. Le mie migliori partite le ho giocate sapendo che c’era lui dietro di me. E anche quando non c’è, parla continuamente. È una sua caratteristica molto speciale che non viene notata, ma è una cosa che dobbiamo insegnare ai più giovani perché è fondamentale".
Il vero obiettivo di Green: il premio di Difensore dell’Anno (per avere il contratto al super max)
Green non avrà un limite al suo minutaggio, ma ha già confermato che non giocherà chissà quanti minuti al suo rientro – anche perché sarà il responsabile medico e delle perfomance Rick Celebrini a decidere il calendario del suo recupero. D’altronde la stagione ha superato a malapena il suo primo terzo e ci sono ancora diversi mesi di regular season da dover affrontare, anche se Green ha fretta di tornare in campo per un motivo personale molto serio. Se dovesse vincere il premio di Difensore dell’Anno, infatti, diventerebbe eleggibile per un’estensione di contratto da 226 milioni di dollari in cinque anni a partire dal 2020, il cosiddetto "super max" – una motivazione più che valida per difendere ai massimi livelli per il resto della regular season. Il tempo perso con questo infortunio però non influirà sulla sua candidatura per il premio, almeno stando a quanto pensa lui: "Diavolo, no. Kawhi Leonard un anno mi ha battuto giocando tipo 56 partite [non esattamente: erano 64 nel 2014-15 e 72 nel 2015-16, e in entrambe le occasioni Green arrivò secondo, ndr], perciò sono ancora convinto di poterlo vincere. E lo vincerò. Devo solo tornare in campo e chiudere la porta davanti al resto della lega, cosa che sono più che in grado di fare, come ho già dimostrato in passato".
Il ritorno di Cousins si avvicina: si allenerà con l’affiliata della G-League
Le buone notizie per Golden State non si limitano però al solo Green. Anche DeMarcus Cousins si avvicina a grandi passi al ritorno in campo e da lunedì si allenerà con i Santa Cruz Warriors, l’affiliata della G-League dei campioni in carica. Cousins non avrà alcun limite di sorta, potendo affrontare tutte le parti dell’allenamento che vorrà, partitelle con contatto incluse. Coach Kerr non ha escluso che Cousins possa anche giocare qualche partita in G-League per ritrovare il ritmo partita dopo quasi un anno senza giocare, scendendo in campo al fianco del fratello Jaleel – anche lui sotto contratto con l’affiliata – e ritrovando un po’ di confidenza in vista del suo ritorno sul parquet, previsto per dopo Natale.