Mercato NBA, le reazioni della lega allo scambio saltato di Trevor Ariza

L'incredibile maniera in cui è saltato lo scambio tra Washington, Phoenix e Memphis ha provocato ovviamente molte reazioni in giro per la NBA. Ecco quelle più divertenti e significative

LO SCAMBIO DI PERSONA CHE HA FATTO SALTARE LO SCAMBIO DI ARIZA

1/13 ©Getty Images

L'incredibile maniera in cui è saltato lo scambio tra Washington, Phoenix e Memphis ha provocato ovviamente molte reazioni in giro per la NBA. Ecco quelle più divertenti e significative

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Oggetto del contendere dell'intera vicenda, Dillon Brooks non ha potuto fare altro che commentare con un emoji imbarazzata e l'hashtag della squadra che lo ha voluto trattenere: #GoGrizz

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In giro per la NBA sono stati parecchi i giocatori increduli davanti a quanto successo: qui uno dei più attivi sui social, Donovan Mitchell

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Anche Karl-Anthony Towns la prende sul ridere, lanciando l'hashtag #BrooksChronicles

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Su Twitter, intanto, qualcuno suggerisce ai Lakers di offrire Ingram ai Suns per Ariza. Sì, ma non Brandon Ingram, bensì il G-Leaguer Andre -

Andre Ingram: esordio da sogno a 32 anni con i Lakers

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Anche Wojnarowski, dopo una serata difficile, prova a farsi una risata: "Un General Manager rivale mi ha scritto: 'Forse Washington può mettere Scott Brooks nello scambio se deve esserci per forza un Brooks'. Benvenuti nella stagione del mercato NBA"

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Anche dall'Australia, Andrew Bogut non può fare a meno di riderci su

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Jared Dudley, invece, appare sconsolato

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Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'ex NBA Spencer Hawes

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Il giornalista di The Athletic Fred Katz era con Austin Rivers mentre su Twitter si cercava di capire cosa stesse succedendo: "Non so dove diavolo finirò in questo momento" le parole, estremamente profetiche, di Rivers

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Qualcuno a Phoenix riaccoglie a braccia aperte Trevor Ariza

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Frank Kaminsky degli Charlotte Hornets, invece, ha a cuore la salute di Wojnarowski

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Le teorie del complotto hanno sempre grande seguito: questa suggerita da Jason Concepcion di The Ringer suggerisce che dietro a tutto ci siano i Lakers