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NBA, Anthony Davis è mostruoso: Dallas va ko a New Orleans

NBA

Il n°23 dei Pelicans segna 48 punti (massimo in stagione), raccoglie 17 rimbalzi e trascina la sua squadra in un complicato successo contro i Mavericks. Luka Doncic chiude con 34 punti e sette triple, ma non basta a evitare la 15^ sconfitta in trasferta su 17 gare

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New Orleans Pelicans-Dallas Mavericks 114-112

I numeri continuano a essere impressionati, ma in fondo per Anthony Davis quella di stanotte è soltanto l’ennesima giornata in ufficio, chiusa al massimo con qualche sospiro in più del solito nel finale. L’All-Star dei Pelicans gioca la sua miglior partita dell’anno (almeno stando alle cifre), decisivo nel combattuto successo casalingo contro Dallas che interrompe una striscia di cinque sconfitte in fila. Per Davis sono 48 punti con 20/32 al tiro - entrambi massimo in stagione - 17 rimbalzi, quattro assist, due stoppate e due recuperi. Tutte giocate fondamentali per riuscire a mettere il naso avanti nel finale. È il n°23 di New Orleans a firmare il jumper cadendo indietro a 44 secondi dalla sirena, conquistando anche il libero supplementare e portando così la sua squadra sul +2: “Mi sento bene ad aver riempito un po’ di più la colonna delle vittorie”, sottolinea dopo uno sforzo da 43 minuti sul parquet, compresi tutti e 24 quelli del secondo tempo. I Mavericks infatti non riescono più a muovere la retina negli ultimi possessi, con Luka Doncic - protagonista in positivo fino a quel momento - che si fa stoppare un tiro da Jrue Holiday sul primo tentativo di Dallas a caccia del canestro del pareggio. Dopo la conclusione sbagliata del rookie, arrivano altre due possibilità per Dennis Smith Jr. (ritornato in campo da titolare dopo aver saltato dieci delle ultime 11 partite), che toglie proprio allo sloveno il pallone dalle mani negli ultimi quattro secondi di partita. Il n°1 di Dallas sfida Anthony Davis in penetrazione, non guarda il compagno e non riesce a far partire in tempo la conclusione. Doncic è glaciale col suo sguardo dopo l’errore: una smorfia che sottolinea come Dallas sia già la sua squadra, per questo conviene affidarsi sempre a lui. Soprattutto nei finali punto a punto. Il rookie sloveno è il miglior realizzatore dei Mavericks con i suoi 34 punti, leader anche per canestri dal campo (10), per tentativi e bersagli dall’arco (un eccellente 7/10), oltre che per viaggi in lunetta conquistati. Fa tutto lui, tranne prendere l’ultima conclusione. Una vera ingiustizia.