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NBA, Klay Thompson "ritrova" la mano da tre punti contro Portland: "Mi sei mancata"

NBA

Il 4/5 con i piedi oltre l'arco raccolto contro i Blazers ha ridato gioia e morale al n°11 degli Warriors, che dopo l'ennesimo bersaglio pesante ha iniziato a parlare direttamente con la sua mano

KLAY THOMPSON E I SUOI PROBLEMI AL TIRO

Ne avevamo scritto, ma lo avevano già sottolineato tanti in più di un’occasione: Klay Thompson sta viaggiando in questa stagione con percentuali di tiro, soprattutto da tre punti, ben al di sotto dei suoi standard. Una carenza mitigata soltanto in parte dall’exploit raccolto contro i Chicago Bulls a fine ottobre (14 triple e nuovo record NBA), una situazione pesante per un tiratore abituato a ritrovare in poco tempo la mira. Per quello non deve essergli sembrato vero questa notte, nella partita vinta contro Portland, che tutto stava lentamente tornando alla normalità: prima un bersaglio dalla lunga distanza, poi un altro e, dopo un errore, dentro anche il terzo tiro da tre punti della sua serata. Finalmente la sua meccanica sembrava rispondere nuovamente ai comandi, tanto che in occasione del quarto bersaglio Thompson non ha resistito alla gioia che lo ha travolto, urlando felice verso la sua mano: “Mi sei mancata”. Una scena diventata virale e sul quale è tornato il diretto interessato a fine partita, autore di 32 punti e miglior realizzatore degli Warriors: “Le ho detto soltanto ‘Mi mancavi, è bello rivederti’. Erano almeno cinque partite che non era più la stessa, per quello vedere il pallone entrare con continuità è stata una sensazione rigenerante. Adesso devo restare aggressivo e sperare che questo sia l’avvio di una striscia positiva”. Un ritorno alle origini mai messo in dubbio dai compagni: “È Klay, è fatto così - sorride Green- stiamo parlando di uno dei più grandi tiratori della storia NBA, quindi…”. Una ripartenza importante, arrivata a Portland - città in cui Thompson ha vissuto per otto anni (suo padre giocava nei Blazers) e a cui è molto affezionato: “Per me è come una seconda casa, tornare a questo livello davanti alla mia famiglia che è corsa al palazzo a vedermi è ancora più speciale”. Nella costruzione delle conclusioni però, almeno a detta di Steve Kerr, non è cambiato poi molti: la sua distribuzione di tiro è rimasta la stessa stasera, è stata la legge del ritorno alla media a prendere il sopravvento”, commenta soddisfatto il coach degli Warriors. Quando tiri con così tanta cura e precisione, sai che alla fine tutto tornerà alla normalità.