La 38^ scelta del Draft 2016 saluta i campioni NBA in carica e passa alla squadra dell'Ohio: per lui un biennale da 6 milioni, più di quanto offerto dagli Warriors qualche mese fa. Tanto basta per passare dalla migliore a una delle peggiori squadre della Lega, ma le priorità di McCaw erano chiare ormai da tempo
I risultati ottenuti digitando il nome “Patrick McCaw” sui siti delle agenzie fotografiche riporta come ultimo scatto disponibile quello dello scorso 8 giugno a Cleveland. In posa, con il Larry O’Brien Trophy ben stretto tra le mani. A suo modo anche lo sfortunato giocatore degli Warriors - protagonista di un infortunio alla schiena a inizio aprile che aveva preoccupato tutti e lasciato immaginare il peggio - aveva portato il suo piccolo contributo nella vittoria del titolo 2017-18. Il secondo in carriera per il n°0, che lo scorso ottobre aveva addirittura rifiutato di partecipare alla consegna degli anelli nel primo match dell’anno; segnando così definitivamente il suo destino. Per lui niente più spazio a Golden State, che gli aveva offerto qualche giorno prima un biennale di circa 5 milioni di dollari totali, con il secondo anno non garantito. Insomma, un contratto al minimo per avere un'alternativa e non ingombrare troppo il salary cap già occupato da campioni di ben altro spessore. Tutti in casa Golden State hanno fatto sacrifici più o meno grandi, rinunciando almeno in parte al guadagno massimo pur di permettere agli Warriors di mantenere intatto un roster invidiabile. McCaw però ha detto no, puntando a prendersi più soldi possibile e rinunciando alla corsa verso un terzo anello NBA alla portata dei campioni in carica. Lo scorso 28 dicembre è arrivata l’offerta dei Cleveland Cavaliers: 6 milioni di dollari per due anni, anche questi non garantiti, che Golden State ha deciso di non pareggiare. La spesa infatti sarebbe stata troppo elevata anche in termini di luxury tax: ben 11.3 milioni di dollari aggiuntivi. Davvero troppo, a prescindere dai rapporti diventati ormai deleteri e ridotti ai minimi termini tra le parti. La palla adesso passa ai Cavs, che hanno tempo fino al 7 gennaio per confermare l’arrivo della 38esima scelta al Draft del 2016 e dunque confermare i primi tre milioni di dollari per un giocatore che al momento deve ancora fare il suo esordio in questa regular season. Al suo posto nel roster degli Warriors dovrebbe entrare Alfonzo McKinnie, a cui Golden State sarà costretta ad offrire un contratto garantito nelle prossime settimane. Uno dei tantissimi che sognano un giorno di poter vincere un anello NBA, anche da riserva. Un desiderio già esaudito nel caso di McCaw, che adesso vuole puntare a monetizzare il più possibile la sua permanenza nella Lega.