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NBA: a Steph Curry basta un tempo contro Indiana, Golden State fa 11 in fila

NBA

Il n°30 degli Warriors è perfetto in avvio e segna 23 punti nel solo primo tempo, allungando la striscia di successi di Golden State. Indiana incassa la peggior sconfitta stagionale, costretta a fare i conti con l'assenza di Victor Oladipo

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Indiana Pacers-Golden State Warriors 100-132

"Steph è sempre a un tiro di distanza dal poter prendere fuoco, dall'entrare in ritmo". Le parole di Steve Kerr a fine partita sono una magra consolazione e un’amara constatazione per la difesa dei Pacers, la migliore in NBA per punti concessi agli avversari e nonostante questo travolta a domicilio dagli Warriors senza troppe difficoltà. A guidare le danze nel primo tempo è Steph Curry, che piazza 23 dei suoi 26 punti totali nei primi due quarti, tirando 9/10 dal campo (i primo otto tentativi tutti a segno, comprese sei triple) e sancendo il suo dominio sulla sfida con una tripla da distanza siderale sulla sirena che manda le squadre a riposo (con i campioni NBA abbondantemente in vantaggio). Curry diventa così il primo giocatore nella storia della Lega ad aver segnato 200 triple in meno di 40 gare (ne ha saltate 11 per infortunio a novembre), mettendone in fila così tante per la settima stagione consecutiva – anche questo, neanche a dirlo, lo ha fatto solo lui. Nella ripresa puntellano gli altri il suo lavoro, con DeMarcus Cousins che aggiorna a 22 punti il suo massimo stagionale, senza far pesare in alcun modo l'assenza di Draymond Green - tenuto a riposo. Golden State raccoglie così l'11esima vittoria in fila, la decima consecutiva in trasferta terminando con un record di 5-0 il lungo giro di gare lontano dalla Oracle Arena (non ci riuscivano dal novembre 2014) e confermando il suo straordinario momento di forma: gli Warriors segnano 40 punti nel primo quarto (il massimo concesso in questa regular season dai Pacers), vincendo poi con 32 lunghezze di margine e infliggendo così la peggior sconfitta stagionale ai padroni di casa. Alla sirena finale sono 39 assist di squadra e l’elenco di record eccezionali potrebbe andare avanti ancora a lungo: “Sentiamo che possiamo fare molto meglio di così – racconta Curry – non giochiamo in maniera perfetta, dobbiamo lavorare su molti dettaglia”. Per chi proverà a fermarli: auguri.

Il video messaggio di Oladipo: “Sto bene, grazie di tutto”

In casa Pacers invece resta poco da dire, alla seconda sconfitta consecutiva dopo l’infortunio di Victor Oladipo per una squadra chiaramente scossa dalla perdita del suo miglior talento. Prima della palla a due, tutta la squadra (e anche Quinn Cook, storico amico di Oladipo) è scesa in campo durante il riscaldamento con la maglia “Together 4 Vic”, mentre l’All-Star di Indiana ha registrato un video messaggio dal letto di ospedale, proiettato prima della palla a due in cui ringraziava i tifosi per il loro supporto e incoraggiamento. Una tabella per il rientro ancora non è stata fatta, nessuna pianificazione, ma soltanto tanta voglia di tornare il prima possibile: “Ho parlato con lui – racconta coach McMillan – sta molto bene, soprattutto a livello psicologico”. Per un paio di mesi resterà lontano dal gruppo, non viaggerà con loro a causa delle stampelle e sarà sottoposto a lunghi trattamenti per cercare di accelerare il recupero del ginocchio. Nel frattempo i compagni sul parquet raccolgono la sesta sconfitta nelle 13 gare totali saltate in regular season da Oladipo: per puntare a un posto al sole ai playoff, toccherà invertire il prima possibile questa tendenza.