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NBA, Gregg Popovich furioso con i suoi giocatori: "Abbiamo rubato la partita"

NBA

Dopo la vittoria sulla sirena con i Suns, Gregg Popovich ha attaccato duramente i suoi giocatori davanti alla stampa: "Abbiamo mancato di rispetto ai nostri avversari e al gioco. Phoenix è stata derubata". Ma già prima della gara aveva spiegato questi suoi "scoppi d'ira" verso i giocatori

IL BUZZER BEATER DI GAY SPEGNE I SUNS, 17 PER BELINELLI

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Nonostante il successo arrivato all’ultimo secondo contro i Phoenix Suns, coach Gregg Popovich è apparso furioso davanti alla stampa, fermandosi per soli 27 secondi davanti ai cronisti senza rispondere a nessuna domanda e criticando apertamente la sua squadra: “Siamo stati molto fortunati a vincere questa partita. Hanno giocato meglio di noi, allenato meglio di noi, messo più fisico di noi, eseguito meglio di noi. Non abbiamo avuto alcun rispetto per loro o per la pallacanestro. Non abbiamo giocato l’uno per l’altro. È stata una prestazione patetica e Phoenix è stata derubata”. Parole durissime che fanno seguito a una partita tutt’altro che incoraggiante per gli Spurs, che hanno perso tre palloni nel finale di gara sprecando 7 punti di vantaggio e concedendo il pareggio agli avversari. Poi ci ha pensato il buzzer beater di Gay a sistemare le cose, ma la felicità dei compagni che hanno sotterrato il numero 22 dopo il canestro della vittoria è durata solo qualche momento, prima che Popovich li sotterrasse davanti alla stampa.

La spiegazione dei timeout dopo pochi secondi

Già prima della partita coach Pop aveva parlato a lungo dei suoi famosi “timeout punitivi” che riserva ai suoi, tra cui alcuni nell’ultima settimana contro Washington (dopo 16 secondi dalla palla a due) e contro Cleveland (dopo 14). “Dico sempre che se sei un idraulico e vai a casa di qualcuno ma non fai un buon lavoro o sbagli qualcosa, non vieni più chiamato. Quello è il tuo lavoro, hai una responsabilità da assolvere. Non solo per il lavoro, ma nei confronti dei tuoi compagni. C’è un piano partita, ci sono gli aggiustamenti a gara in corso, e tutti devono essere attenti e rispondere. Quella si chiama professionalità: bisogna impararla per continuare a migliorare in qualsiasi lavoro nella vita. A volte cose drastiche come un timeout dopo pochi secondi o mostrare rabbia quando non si riescono a fare cose semplici aiuta a concentrarsi e a capire cosa è importante. Alla fine, si imparano lezioni importanti”. Ed ecco che le parole del post-gara trovano improvvisamente un senso più profondo.