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NBA, Golden State-Philadelphia 104-113: Curry da 41, ma i Sixers fermano la striscia

NBA

I Golden State Warriors cadono dopo undici vittorie consecutive, superati in casa dalla coppia Joel Embiid-Ben Simmons da 26 punti a testa. Ai campioni in carica non bastano i 41 con 10 triple di Steph Curry e i 25 di Kevin Durant

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Se la regular season è di qualche indicazione in ottica playoff, c’è da scommettere che i Golden State Warriors — quando e se arriveranno alle quinte Finali NBA consecutive — dovranno sudarsela un po’ di più rispetto a quanto fatto negli ultimi due anni. Per la terza volta consecutiva i campioni in carica hanno perso in casa contro una contender della costa Est: dopo le nette sconfitte con Milwaukee e Toronto di inizio stagione, i Dubs hanno perso anche contro i Philadelphia 76ers, interrompendo la loro striscia di undici vittorie consecutive che sembrava inarrestabile. Gli ospiti sono stati guidati da una prestazione straordinaria di Joel Embiid e Ben Simmons: i due All-Star dei Sixers hanno mostrato il meglio del loro repertorio mettendo a referto 26 punti a testa, con il primo che ha raccolto 20 rimbalzi (6 in attacco) e il secondo che ha aggiunto 8 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi, oltre a una difesa di altissimo livello su chiunque gli capitasse davanti. Con Jimmy Butler in serata no (7 punti e 3/12 dal campo), i due si sono fatti carico della rimonta di un secondo tempo rapsodico: nel terzo quarto i Sixers hanno schiantato gli Warriors rifilando loro 42 punti (massimo stagionale per la squadra di coach Brown); poi nel quarto hanno trasformato la sfida in una guerra di trincea tenendo gli avversari sul 18-18. Abbastanza però per portare a casa la prima vittoria contro Golden State da sei anni a questa parte, con J.J. Redick a quota 15 punti e Landry Shamet con 10.

Steph Curry scintillante, ma secondo tempo da dimenticare per gli Warriors

Con Klay Thompson fermato dall’influenza (prima assenza stagionale per lui), a farne le veci è stato ancora una volta uno Steph Curry scintillante, autore di 26 punti nel solo primo tempo prima di chiudere con 41, frutto di un ottimo 14/27 dal campo e di uno straordinario 10/18 dalla lunga distanza, provando in tutti i modi a tenere i suoi a contatto firmando il canestro del -5 a 2:46 dalla fine. Con Kevin Durant insolitamente poco efficiente (25 punti con 24 tiri, 1/8 da tre e soli due liberi tentati), gli unici altri Warrior in doppia cifra sono stati Kevon Looney a quota 14 e Alfonzo McKinnie con 11, con i campioni in carica che hanno tirato malissimo (1/20 da tre punti tolto Curry) e hanno concesso ben 16 rimbalzi offensivi agli avversari, perdendo lo scontro sotto i tabellino 49-37 e nell’amato terzo quarto (26-42 per gli ospiti). DeMarcus Cousins al suo debutto alla Oracle Arena ha chiuso con 7 punti, 6 rimbalzi, 6 assist, 3 palle perse e 3 recuperi in 25 minuti di culto contro Joel Embiid, incrociando spesso e volentieri la strada del numero 21 e regalando momenti di pura battaglia con il centro camerunense, che però almeno per questa volta ha finito per avere la meglio. È ancora decisamente troppo presto per sapere se questa partita possa rappresentare un antipasto delle NBA Finals, ma se così fosse, ci sarebbe davvero da divertirsi a giugno.