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NBA: James Harden mantiene il record, ma Houston perde a Denver

NBA

Il Barba raggiunge nel finale i 30 punti per tenere in vita la sua striscia - 25 partite in fila oltre quota 30 - in una gara dominata dai Nuggets per oltre 30 minuti. Nikola Jokic sfiora la tripla doppia, mentre Malik Beasley ne segna 35: Denver aggancia Golden State in testa a Ovest

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Denver Nuggets-Houston Rockets 136-122

Nikola Jokic banchetta a modo suo sotto canestro contro Houston e continua a spiegare al mondo perché la sua prima convocazione all’All-Star Game sia strameritata. Il lungo serbo chiude con 31 punti, 13 rimbalzi e nove assist una partita in cui la tripla doppia sarebbe stata soltanto la ciliegina su una torta in realtà già molto gustosa per Denver: Jokic infatti è il motore del parziale da 48-28 che nel secondo quarto ribalta la sfida, porta i Nuggets in testa e gli permette di non voltarsi più indietro e di interrompere una striscia di nove sconfitte consecutive contro i texani. Una vittoria da grande squadra, da prima della classe, come dimostra la classifica a Ovest, con la franchigia del Colorado che completa l’aggancio in vetta a Golden State, appaiate con lo stesso identico record. Alle giocate di Jokic si aggiungono poi i canestri di Malik Beasley, autore di 35 punti – nuovo massimo in carriera – con 12/17 dal campo, cinque triple e un eloquente +19 di plus/minus. Denver domina, mentre Houston deve accontentarsi delle briciole. James Harden parte fortissimo, segnando 15 punti nel solo primo quarto per poi crollare nel resto del match, senza più trovare il fondo della retina. Il Barba diventa improvvisamente freddo, l’attacco dei Rockets si inceppa e la striscia di partite oltre quota 30 a quel punto sembra seriamente a rischio. A rimettere le cose a posto ci pensa una tripla arrivata nel finale, a giochi fatti, ma realizzata con convinzione da Harden che evidentemente non vuole perdere la possibilità di proseguire con la sua impresa (dal 13 dicembre sempre con 30 punti a referto, incredibile soltanto a scriverlo). Il Barba quindi a modo suo continua ad aggiornare la storia della NBA ogni volta che scende in campo, mentre Houston dovrà iniziare a fare i conti in una stagione in cui bisogna trovare delle alternative al n°13. Altrimenti si rischia di ricominciare a perdere più spesso del previsto.