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Mercato NBA, i Los Angeles Lakers piazzano il primo colpo: arriva Reggie Bullock

NBA

La dirigenza gialloviola corre ai ripari dopo la sconfitta disastrosa incassata contro Indiana: il n°25 dei Pistons è il primo tassello da aggiungere a un roster che potrebbe essere profondamente rivoluzionato nelle prossime ore

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I Lakers dopo tanto lavoro, voci, offerte e rilanci negli ultimi giorni, hanno finalmente concluso la prima trade di questa sessione di mercato - a poco più di 36 ore dalla deadline. Non è però quella che tutti si aspettavano, anzi. Anthony Davis resta ancora lontano all’orizzonte (New Orleans non vuol saperne di cederlo) e ai tifosi gialloviola tocca accontentarsi di un giocatore di spessore e impatto ben diverso: Reggie Bullock. Chi? Il giocatore dei Detroit Pistons, da quattro anni in NBA e che viaggia con 12 punti di media in questa regular season, tirando il 38% dall’arco su oltre sei tentativi e mezzo a partita. Nonostante l’altissima posta in gioco nell’affare con i Pelicans - che Magic e Pelinka continuano a seguire - un innesto necessario per una squadra che spesso fa fatica a trovare il fondo della retina dalla lunga distanza. Serve insomma qualcuno che sappia trattare il pallone sull’arco, che riesca a convertire il vantaggio che avere LeBron James genera sul parquet: Bullock tira con il 39.8% dall’arco in catch-and-shoot (prendi e tira, canestri arrivati senza mettere il pallone a terra), che è già diventata la percentuale migliore tra tutti i componenti del roster del Lakers. Per arrivare a lui la squadra di Los Angeles ha sacrificato l’unica pedina rimasta a disposizione e non inserita nella faraonica offerta proposta ai Pelicans: Sviatoslav Mykhailiuk (selezionato alla n°47 lo scorso giugno) e una seconda scelta al Draft – asset con cui i Pistons possono creare 2.5 milioni di dollari di spazio salariale. Nella sua ultima apparizione in maglia Pistons, Bullock ha chiuso con 19 punti e 5/10 al tiro al Madison Square Garden nel successo contro i Knicks, prima di prendere la via degli spogliatoi e ritrovarsi ai Lakers mentre stava facendo la doccia. Il mondo NBA spesso funziona così, nel bene e nel male. Un tiratore in più, quindi, e anche un contratto in scadenza da aggiungere a una lunga lista: condizione necessaria in casa Lakers vista l’idea di continuare ad avere massima flessibilità il prossimo luglio. Oltre a Davis, ci sono un bel po' di free agent a cui dover dare la caccia.