Il capitano di Team Giannis nonostante la sconfitta ha regalato l'highlight dell'All-Star Game, volando a schiacciare un passaggio altissimo di Steph Curry. Poi su Twitter ha chiesto ai suoi follower: "L'anno prossimo faccio lo Slam Dunk Contest, sì o no?"
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Giannis Antetokounmpo non è riuscito a portare a casa il primo premio di MVP della sua carriera, ma ha comunque lasciato un marchio indelebile sull'All-Star Game 2019. E non solo perché era il capitano di una delle due squadre. I suoi 38 punti rappresentano il massimo nella gara tra tutte le stelle che sono scese in campo, ma è stata soprattutto una sua schiacciata a rubare le luci dei riflettori da tutti gli altri. L'highlight è arrivato nel corso del secondo quarto, quando Joel Embiid ha aperto il contropiede servendo Steph Curry: il numero 30 dei Golden State Warriors allora ha schiacciato a terra un passaggio fortissimo, che ha superato anche le braccia protese di uno come Kevin Durant per arrivare nelle mani di Giannis. Oddio, arrivare: il pallone era buoni 70 centimetri sopra il ferro, ed è servito un volo da "Greek Freak" per poterlo andare a prendere e schiacciare di prepotenza nel canestro, facendo esplodere tutto lo Spectrum Center. "Non avevo mai ricevuto un passaggio del genere" ha raccontato dopo la gara. "Pensavo che fosse per Joel, poi quando ho visto che potevo arrivarci l'ho fatto sembrare come se fosse per me. È stata una bella azione". Rimane giusto un po' di delusione per non essere riuscito a diventare il primo MVP dell'All-Star Game nato fuori dagli Stati Uniti: "Fino al terzo quarto avevo il mio nome già scritto sul premio di MVP" ha detto. "Poi loro hanno preso fuoco e me lo hanno portato via". Viene da pensare però che l'appuntamento sia solo rimandato.
Giannis lancia la candidatura su Twitter: "Dunk Contest il prossimo anno, sì o no?"
Una volta sbrigate tutte le responsabilità con i media, Giannis ha preso in mano il suo smartphone e - immaginiamo - si è ritrovato sommerso dalle notifiche per la sua incredibile giocata sopra il ferro. E proprio ritwittandola dal suo account ha posto una domanda ai suoi follower: "Dunk Contest il prossimo anno, sì o no?". A giudicare dalla reazione iniziale del pubblico, la speranza è che venga convinto a farlo - anche se già in passato il suo capitano rivale, LeBron James, aveva annunciato la sua partecipazione appena dopo l'All-Star Game, salvo rimangiarsi quanto detto a ridosso del weekend delle stelle.
C'è almeno un giocatore, però, che ha intenzione di tenerlo in parola: "Se tu ci sei, ci sto anch'io" ha risposto Donovan Mitchell, campione nel 2018 che non ha difeso la sua corona nella manifestazione di quest'anno. Con lui, Antetokounmpo e Hamidou Diallo il roster sarebbe quasi al completo - mancherebbe giusto uno Zion Williamson, che a Duke ha fatto vedere di potersela cavare egregiamente anche con i grandi.