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NBA, San Antonio Spurs, ci pensa Aldridge: OKC perde la quarta gara in fila

NBA

I texani conducono la sfida contro Oklahoma City grazie a una super partenza e si tengono stretti il 7° posto a Ovest (allontanando sia Kings che Lakers). I Thunder invece vengono agganciati dai Blazers, entrambi terzi e con gli Warriors da evitare in semifinale

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San Antonio Spurs-Oklahoma City Thunder 116-102

In testa letteralmente dall’inizio alla fine. Gli Spurs volevano una conferma del fatto che il Rodeo trip più complicato degli ultimi 15 anni fosse definitivamente archiviato e così è stato: ci ha pensato soprattutto LaMarcus Aldridge, autore di 27 punti e dieci rimbalzi nel secondo successo consecutivo in casa. Ai suoi si aggiungono i 22 di Rudy Gay e i 18 con sette assist e sei rimbalzi di DeMar DeRozan. I Thunder sono rimasti a guardare, in testa alla sfida per meno di 30 secondi, quando nel primo quarto Dennis Schroder aveva segnato il libero del momentaneo 7-6. Da lì in poi soltanto Spurs, con Marco Belinelli che chiude con 1/6 al tiro e quattro punti in soli 16 minuti di utilizzo. Questa volta non c’è stato bisogno di un’ulteriore spinta in uscita dalla panchina: i texani infatti mettono da subito le cose in chiaro già nel primo quarto; un 38-25 di parziale che indirizza la sfida. Oklahoma City fa quel che può, ancora senza Paul George alle prese con un problema alla spalla e alla seconda sfida saltata: i Thunder ne risentono e incassano così la quarta sconfitta in fila che fa scivolare la squadra di Westbrook al pari dei Portland Trail Blazers. Per il n°0 sono 19 punti, nove rimbalzi e otto assist in una serata da 7/17 dal campo e soltanto una tripla a segno: con lui altri cinque giocatori in doppia cifra, che non bastano a evitare di rinnovare il non invidiabile record di sconfitte in casa degli Spurs. All’AT&T Center infatti OKC non riesce a vincere dall’ormai lontano 25 dicembre 2014, quando servì un Westbrook da 34 punti e 11 assist. Stavolta invece non è riuscito a fare gli straordinari contro un avversario chiaramente più motivato: il problema adesso per i Thunder è non farsi risucchiare indietro nella mischia, anche perché il quarto posto potrebbe costringere la squadra a dover fare i conti prima del previsto contro gli Warriors. Meglio cercare di rimettersi in marcia, recuperare George e andare a prendersi (almeno) il terzo posto. Già dalla sfida in back-to-back contro Memphis.