Spinti dalla coppia DeRozan-Aldridge e da un primo quarto dominante, gli Spurs resistono alla rimonta dei Nuggets e si salvano nel finale. Otto punti per Marco Belinelli in uscita dalla panchina, i texani mantengono il vantaggio nella corsa ai playoff
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San Antonio Spurs-Denver Nuggets 104-103
I Denver Nuggets stanno vivendo una delle migliori stagioni della loro storia, ma certi taboo sono difficili da sfatare. Uno di questi è sicuramente il campo di San Antonio, sul quale la franchigia del Colorado non vince da esattamente sette anni, visto che l’ultimo successo in Texas risale al 4 marzo 2012. Una serie di dodici sconfitte consecutive a cui si è aggiunta quella di stanotte, fermando sul più bello una rimonta che era cominciata addirittura dal -21. Spinti dai 25 punti di Jamal Murray e dai 22+10 di Nikola Jokic, i Nuggets erano riusciti a risollevarsi da un primo quarto chiuso sul 36-17 per gli avversari, tenendoli peraltro senza punti negli ultimi due minuti e mezzo di gara. La squadra di coach Malone ha anche avuto tre opportunità per vincerla negli ultimi 16.2 secondi, ma due errori di Murray e una tripla sbagliata da Gary Harris allo scadere hanno impedito loro di interrompere una striscia di sconfitte arrivata a tre. Con questo passo falso i Nuggets scendono a due partite di distanza dal primo posto occupato dai Golden State Warriors.
DeRozan e Aldridge guidano gli Spurs
Per i padroni di casa sono stati i 24 punti di DeMar DeRozan e i 22 di LaMarcus Aldridge a guidare la squadra di coach Popovich, che ha ricevuto anche 14 punti con 9 rimbalzi da Rudy Gay e 11 da Derrick White. Sono 8 invece quelli di Marco Belinelli in 26 minuti in uscita dalla panchina, con 3/7 al tiro e 2 triple a segno insieme a 3 rimbalzi con plus-minus positivo (+6). Per gli Spurs si tratta della seconda vittoria di prestigio in casa dopo il successo di sabato contro Oklahoma City, mettendosi al riparo dalla vittoria di Sacramento e mantenendo tre partite di vantaggio sui californiani.