Nel back-to-back contro i Blazers Doc Rivers lascia a riposo l'azzurro: ne approfittano i Blazers che con 35 punti di C.J. McCollum passano allo Staples. Male Doncic contro gli Spurs: ci sono anche 4 punti di Belinelli nel successo di San Antonio
Dallas Mavericks-San Antonio Spurs 105-112
E proprio quando sembrava che un disastroso Rodeo Trip – 6 sconfitte su 7 trasferte lontano dal Texas – potesse mettere in pericolo la striscia di partecipazioni ai playoff (21 in fila) dei San Antonio Spurs, ecco che la squadra di coach Gregg Popovich infila sei vittorie in fila, l’ultima, convincente, sul campo dei Dallas Mavericks. A guidare i nero-argento i leader di tutta una stagione, DeMar DeRozan, autore di 33 punti con 6 assist, e LaMarcus Aldridge, che chiude a 28 con 7 rimbalzi: le due superstar degli Spurs tirano entrambi 11/19 dal campo (oltre il 52% la percentuale di squadra) e sono perfetti dalla lunetta, 11/11 il primo, 6/6 il secondo. Da segnalare tra gli ospiti anche la super prestazione di Derrick White, che in 33 minuti mette a segno 23 punti con un ottimo 10/16 dal campo, mentre dalla panchina l’unico giocatore in doppia cifra è Davis Bertans a quota 11 mentre Marco Belinelli ha una brutta serata al tiro (solo 1/7, con tutte le conclusioni da tre punti tranne una) e chiude con 4 punti, 3 rimbalzi ma +10 di plus/minus, il secondo miglior dato di squadra. Serata storta tra gli avversari anche per Luka Doncic, in forse prima del via per un problema alla schiena. Il rookie sloveno evidentemente non è al meglio e le sue cifre lo riflettono: tira solo 5/18 dal campo e soprattutto 1/7 dalla lunetta, senza segnare neppure un punto fino all’ultimo minuto del primo tempo. Chiude con 12 ma anche 9 palle perse, suo massimo stagionale. Il migliore dei Mavs è Jalen Brunson, che manda a referto una gara da 12/16 al tiro per 34 punti, di gran lunga il suo massimo in carriera, mentre coach Carlisle dà a Dirk Nowitzki la sesta partenza in quintetto della sua stagione e il tedesco risponde con 8 punti, tutti nel primo quarto, portandosi a -27 punti dal sesto posto di Wilt Chamberlain tra i migliori marcatori di tutti i tempi e guadagnandosi le belle parole di stima e rispetto di Gregg Popovich: “Uno spettacolare esempio di grande giocatore e di grande essere umano allo stesso tempo. Ama vincere, odia perdere ma ha la classe di sapere come comportarsi in entrambi i casi”. E forse non esiste complimento più bello.
L.A. Clippers-Portland Trail Blazers 104-125
Dopo cinque vittorie in fila, dopo le super prestazioni contro Oklahoma City e Boston e in una gara in back-to-back, Doc Rivers decide di dare un turno di riposo a Danilo Gallinari, che salta la sfida contro Portland: il risultato si vede, con i Clippers che reggono per tre quarti contro i Blazers ma poi devono arrendersi di fronte a un C.J. McCollum ispiratissimo, che segna 13 punti consecutivi nel break decisivo di 15-3 che dal +1 Portland (95-94) porta il punteggio sul 110-97, decidendo la partita. McCollum chiude la gara con 35 punti, 20 a testa li aggiungono Damian Lillard e un Jusuf Nurkic che cattura anche 12 rimbalzi collezionando così la sua doppia doppia n°31 in stagione (impresa sfiorata anche da Enes Kanter dalla panchina, che chiude con 14 punti e 9 rimbalzi in 20 minuti). Senza Gallinari i migliori in casa Clippers restano i soliti noti, Montrezl Harrell con 22 punti e Lou Williams con 18 ma con solo 5/16 al tiro entrambi dalla panchina. Ce ne sono 15 in quintetto per Shai Gilgeous-Alexander ma non bastano per i losangelini, che ora hanno altre tre gare in casa contro Bulls, Nets e Pacers prima di due trasferte tutto sommato agevoli contro Cleveland e New York, per tornare subito a vincere e assicurarsi un posto ai playoff.