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NBA: San Antonio fa otto in fila, Portland perde la gara e McCollum per infortunio

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Gli Spurs battono anche i Blazers e allungano la loro striscia positiva, conquistando un record vincente per la 22^ stagione consecutiva. A preoccupare Portland è soprattutto l'infortunio al ginocchio sinistro di CJ McCollum, uscito dolorante dal parquet a inizio terzo quarto

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San Antonio Spurs-Portland Trail Blazers 108-103

Gli Spurs sembravano finiti, reduci da un “Rodeo trip” costellato quasi esclusivamente di sconfitte. E invece per l’ennesima volta la squadra di Gregg Popovich si è tirata fuori da una situazione complicata, mettendo in fila otto vittorie da quando i nero-argento sono tornati a giocare anche all’AT&T Center – dove i successi consecutivi sono dieci, in attesa dell’arrivo degli Warriors. Per gli Spurs è la vittoria n°41 in stagione, che permette ai texani di chiudere con un record positivo anche questa regular season: negli ultimi 22 anni San Antonio ha avuto un numero di sconfitte superiore a quello dei successi per 65 giorni complessivi – per rendere l’idea, gli Houston Rockets secondi sono stati “al di sotto” per 1007 giorni (senza considerare tutte le altre). Cifre da record quindi raccolte grazie ai 21 punti e otto rimbalzi di DeMar DeRozan, a cui si aggiungono ben sei giocatori in doppia cifra. Marco Belinelli chiude con 11 punti, 4/7 dal campo e quattro rimbalzi nei 27 minuti di utilizzo contro una Portland che resta indietro negli ultimi quattro minuti di partita. Il miglior realizzatore del match è Damian Lillard, autore di 34 punti con 29 tiri, a cui si aggiungono i 24 punti e 16 rimbalzi di un maestoso Jusuf Nurkic sotto canestro. Uno sforzo a due, soprattutto nel secondo tempo quando CJ McCollum è costretto ad alzare bandiera bianca causa infortunio. Terry Stotts e tutto lo staff dei Blazers infatti torna a casa molto più preoccupato per quello che non per il risultato.

Brutto colpo al ginocchio per McCollum: “Non ho sentito il ‘pop’, speriamo bene”

L’azione che potrebbe costare cara ai Blazers arriva a metà terzo quarto: 56-54 Spurs, palla Portland che con McCollum va a caccia di un canestro che può valere il pareggio. Il n°3 della squadra dell’Oregon si butta dentro in penetrazione, stoppato con perdite da Jakob Poeltl e franato a terra alla base del tabellone. La gamba sinistra appoggiata male – anche se dalle immagini la dinamica resta ancora in parte da chiarire – e il dolore immediato che fa stringere i denti a McCollum. La sua partita è finita lì: “Non ho tante informazioni dettagliate su quale sia il mio stato di salute – racconta il n°3 a margine della sfida – so solo che fa un sacco male. Non ho sentito nulla fare “pop”, è stata soltanto una fitta tremenda non appena ho rimesso a piede a terra. Una sensazione sgradevole; un giocatore non vorrebbe mai abbandonare il parquet in quelle condizioni, ma purtroppo succede. Sono andato a canestro a caccia di un paio di punti, ma Poeltl ha fatto una super stoppata. Sono atterrato sulle mie gambe, ma il ginocchio non ha retto e ha compiuto una rotazione innaturale. Ero totalmente assalito dal dolore, fa un male incredibile. Non vuoi mai subire un infortunio del genere, soprattutto in questo momento della stagione. Non c’è nulla purtroppo che si può fare al momento, se non tanta riabilitazione e sperare che sia il meno grave possibile. Posso camminare, ma non sono sicuro di quanto possa estendere in realtà la gamba a ogni passo. Dalle immagini al replay si vede il mio piede che resta bloccato e la gamba che se ne va da un’altra parte. Non voglio pensarci: vedremo quello che diranno i medici a Portland. Non posso aggiungere altro al momento, soltanto che non so quanto è grave, se il problema è al collaterale o a qualcosa di diverso. Non so nulla, tranne che le sensazioni che provo non sono normali”. Al ritorno a Portland infatti sono già previsti tutti gli esami e i controlli del caso per provare a valutare in maniera definitiva l’entità del problema: la speranza degli appassionati è quella di rivederlo presto sul parquet.