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NBA, Milwaukee-Philadelphia 130-125: Giannis da 52, ma vincono i Sixers con Embiid

NBA

Splendida partita tra Bucks e Sixers: Antetokounmpo gioca da MVP chiudendo con il massimo in carriera da 52 punti e 16 rimbalzi, ma a vincere sono gli ospiti con 40 e 15 rimbalzi di Joel Embiid

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Se gli incroci e i risultati dei playoff faranno in modo di far incrociare le strade di Milwaukee e Philadelphia, ricordatevi di questa partita. Perché lo spettacolo mandato in scena da Giannis Antetokounmpo e Joel Embiid merita una serie al meglio delle sette partite, che promettono di essere altamente competitive. Per ora, tocca accontentarsi di quanto fatto dalle due stelle: Antetokounmpo ha chiuso con il suo massimo in carriera da 52 punti a cui ha aggiunto 16 rimbalzi e 7 assist con 15/26 dal campo, 3 triple a segno su 8 e 19/21 ai liberi, ma i numeri — per quanto impressionanti — raccontano solo fino a un certo punto quanto fatto dal greco. Il problema, semmai, è che i suoi compagni lo hanno lasciato a lungo da solo, cominciando a pagare l’assenza di un realizzatore silenzioso come Malcolm Brogdon e trovando una spalla in Khris Middleton (19 punti, 5 rimbalzi e 6 assist ma con 3/9 da tre) solo nel finale di gara. Con soli altri tre giocatori in doppia cifra e, soprattutto, il 32% dall’arco su 50 tentativi, i Bucks si sono ritrovati senza armi contro una squadra che ha girato ad altissimi giri e non ha mai ceduto la guida nel punteggio.

Ad impressionare della vittoria dei Sixers, infatti, è il modo in cui hanno risposto ogni singola volta ai tentativi di rimonta di quella che — record alla mano — è la miglior squadra della NBA. Ad ogni tripla o parziale guidato da Antetokounmpo è arrivato l’immediato contro-parziale dei Sixers, e la maggior parte delle volte è stato Embiid a rispondere presente. Il centro camerunense ha giocato una partita straordinaria, chiudendo con 40 punti, 15 rimbalzi e 6 mettendo la firma sulla tripla decisiva per chiudere i conti a 35 secondi dalla fine. Eccellente anche la prova di Jimmy Butler, chirurgico soprattutto nell’ultimo quarto chiudendo con 27 punti, seguito dai 19 di un J.J. Redick precisissimo dalla lunga distanza (4/4). All’appello mancherebbero solo Tobias Harris (12 punti e 7 rimbalzi accendendosi solo nel secondo quarto) e Ben Simmons, che al netto dei soli 8 punti ha chiuso con 9 rimbalzi e 9 assist, facendosi trovare soprattutto sopra il ferro con diverse giocate spettacolari. Questo successo permette ai Sixers di mantenere il terzo posto a Est con una gara di vantaggio su Indiana, mentre la sconfitta è indolore per i Bucks visto il contemporaneo ko di Toronto a Detroit.

Primo tempo

I Sixers sbagliano i primi sei tiri e poi vanno a segno con il settimo, ovviamente il più difficile, ovverosia una tripla allo scadere dei 24 secondi di J.J. Redick da otto metri. Il primo sussulto della sfida arriva con Ben Simmons che va a schiacciare a rimbalzo d'attacco subendo anche il fallo, e poi concede il bis in avvicinamento a canestro volando sopra il ferro. Dopo le due giocate in proprio, l'australiano regala due assist per Redick che forza il primo timeout di coach Budenholzer sul 15-8. Il rientro dal timeout però sorride ai padroni di casa, che rispondono subito con due schiacciate e una tripla di Ilyasova per tamponare il primo tentativo di fuga degli avversari. I Bucks però non trovano le consuete percentuali dalla lunga distanza (5/18 nel primo quarto) e sono sotto all'intervallo, anche se una magata di Antetokounmpo - tre liberi rubati sulla sirena - li lasciano sotto solamente di 3 lunghezze al primo riposo.

I Bucks approfittano di un paio di passaggi a vuoto dei Sixers per portarsi avanti nel punteggio, ma Embiid tiene avanti i suoi con numeri di altissima scuola e Simmons lo segue a ruota, portandosi anche sul +6. Grazie agli 11 punti di D.J. Wilson e alle palle perse di Philadelphia però Milwaukee prova a rimanere a contatto, pur andando sotto in doppia cifra a metà secondo quarto. Il vantaggio dei Sixers si spinge fino al +14 grazie a tre canestri consecutivi di Tobias Harris, quando Antetokounmpo ed Embiid danno vita a un paio di minuti totalmente irreali scambiandosi canestri uno più difficile dell'altro. All'intervallo la stella dei Bucks è a quota 17, mentre quella dei Bucks è a 16 con 10 rimbalzi: al riposo si va sul 62-53 per gli ospiti.

Secondo tempo

La partita anche nel secondo tempo procede a strappi: i Bucks provano a riportarsi a -6, ma in un amen sono di nuovo a -13, per poi ricominciare la loro rincorsa fino a ritoccare il -7 con una giocata paurosa di Antetokounmpo che schiaccia sopra Marjanovic come se non esistessero i suoi 220 centimetri. Il greco continua a punire l'accoppiamento con il serbo procurandosi un altro gioco da tre punti con cui sfonda quota 30 nella sua super partita a 16 minuti dal termine. Nonostante gli sforzi di Antetokounmpo, però, i Bucks continuano a fare fatica nel trovare altre fonti di gioco, sentendo forse gli effetti dell'assenza di un giocatore silenzioso ma utilissimo come Malcolm Brogdon, di cui dovranno fare a meno sino ai playoff. Il terzo quarto si conclude come era cominciato, con i Sixers sempre avanti di 7 lunghezze.

Ogni volta che Milwaukee sembra prendere ritmo c'è un canestro di Embiid a farglielo perdere, ricostruendo un gap di 12 punti tra le due squadre salendo sopra quota 25. All'ennesimo ritorno di Milwaukee questa volta risponde Jimmy Butler con cinque punti in fila, ma i Bucks sono duri a morire e rimangono aggrappati a -8 mentre Antetokounmpo ed Embiid si prendono un mini-riposo. Anche dopo il rientro del camerunense però è sempre Butler a fare la differenza nel ruolo di "closer", spingendo il vantaggio dei suoi di nuovo sopra la doppia cifra. Ancora una volta le triple di Middleton e le prodezze di Giannis ricuciono lo strappo fino al -4 che infiamma il Fiserv Forum a meno di due minuti dalla fine, tra cui una schiacciata dominante su Ben Simmons che non può nulla contro di lui sotto canestro. L'australiano risponde dall'altra parte a rimbalzo d'attacco per il nuovo +6, subito ricucito da Bledsoe in sottomano. La firma finale a 35 secondi dalla fine perà è sempre di Embiid: lasciato libero sul perimetro, il numero 21 segna la sua quarta tripla di serata salendo a quota 38 punti per il +7 dei suoi. Il gioco dei liberi non cambia la sostanza della partita: i Sixers passano sul campo della miglior squadra NBA e rimane al terzo posto nella Eastern Conference.