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NBA, San Antonio-Golden State 111-105: cadono anche gli Warriors, Spurs 9 vittorie in fila

NBA

Neanche i campioni in carica fermano la corsa dei San Antonio Spurs, che estendono a nove la loro striscia di vittorie grazie a DeRozan e Aldridge. A Golden State non servono i 25 di Curry e i 24 del rientrante Durant, Belinelli chiude con 9 punti

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San Antonio Spurs-Golden State Warriors 111-105

Neanche il ritorno in campo di Kevin Durant è in grado di fermare questi San Antonio Spurs. L’arrivo in città dei campioni in carica dei Golden State Warriors infatti non ha interrotto la striscia di successi consecutivi dei texani arrivata a nove, che diventano 11 se si considerano solo le gare all’AT&T Center. Merito come sempre della coppia formata da DeMar DeRozan e LaMarcus Aldridge, rispettivamente a quota 26 punti con 9 rimbalzi e 23+13, salendo addirittura al quinto posto nella Western Conference con la sconfitta di Oklahoma City contro Miami e assicurandosi la 22^ stagione consecutiva con un record vincente. Sono tre i giocatori in doppia cifra che accompagnano le due stelle degli Spurs: Rudy Gay con 17 punti in uscita dalla panchina, Derrick White con 12 e Patty Mills con 10, mentre Marco Belinelli si è fermato a 9 con 3/6 dal campo e due triple a segno su tre tentativi. È stata una partita in cui gli Spurs hanno guidato praticamente sempre, toccando anche il massimo vantaggio sul +14 prima di subire la rimonta nel solito terzo quarto da parte degli avversari. Nella frazione finale, però, DeRozan ha fatto la differenza segnando 10 dei suoi 26 punti, sigillando la vittoria con un paio di canestri in sospensione sopra Klay Thompson.

Warriors spuntati, debutta Bogut

Per gli Warriors — privi di DeMarcus Cousins e con Andrew Bogut subito in quintetto — si tratta di una sconfitta dolorosa: la contemporanea vittoria di Denver a Boston, infatti, permette ai Nuggets l’aggancio al primo posto nella Western Conference, pur mantenendo il tie-breaker a favore dei californiani. A coach Steve Kerr non sono bastati i 25 punti di Steph Curry (autore del canestro da più lontano della stagione NBA sul finire del terzo quarto) e i 24 di Kevin Durant, mentre Klay Thompson si è fermato a 14. I due Splash Brothers hanno cominciato la gara con 0/11 al tiro, ma mentre Curry si è ripreso nel terzo quarto, Thompson ha continuato a faticare chiudendo con 5/18 dal campo in una gara in cui i campioni in carica hanno tirato con il 33% dalla lunga distanza.