Il n°8 azzurro è il miglior marcatore contro Minnesota, sesto successo in fila per i Clippers che vale la qualificazione aritmetica alla post-season. Belinelli chiude con 17 punti e dieci assist - prima doppia doppia stagionale - nella sconfitta all'overtime contro un super Walker
ANTETOKOUNMPO BATTE HARDEN, BLEDSOE MVP
Minnesota Timberwolves-L.A. Clippers 111-122
A inizio stagione le previsioni più ottimistiche assegnavano ai Clippers 35 vittorie. Non di più, per una squadra in profonda rifondazione e costretta a doversi confrontare contro i giganti della Western Conference. Danilo Gallinari e compagni invece hanno dimostrato a tutti di aver sbagliato a fare i calcoli: grazie al successo portato a casa a Minneapolis, L.A. ha aritmeticamente conquistato l'accesso ai playoff. Sesta vittoria in fila (striscia aperta più lunga dell'intera Lega), 11-1 di record in un mese di marzo da incorniciare; il cambio di marcia risultato decisivo nella rincorsa ai playoff. Merito di un Gallinari trascinante, ancora una volta oltre quota 20 punti segnati - sono dieci partite consecutive, record in carriera nuovamente aggiornato - e miglior realizzatore dei Clippers. Per il n°8 azzurro sono 25 punti, 10 rimbalzi, 7/16 dal campo e soprattutto 6/9 dall'arco; eguagliato il miglior bottino per numero di canestri a bersaglio dalla lunga distanza in stagione. Lou Williams aggiunge 20 punti in uscita dalla panchina, decisivo nel mettere assieme il bottino da 53-25 con cui la panchina dei Clippers batte quella dei T’wolves. Ai suoi si aggiungono i 18 punti del solito Montrezl Harrell, dieci dei quali arrivano dopo che Minnesota – sprofondata anche sul -25 – si era riportato a contatto a soli due possessi di distanza. Ai T'wolves, ormai aritmeticamente fuori dalla corsa ai playoff, non restano che i 24 punti e 13 rimbalzi del solito Karl-Anthony Towns, in una regular season al termine della quale ci saranno da raccogliere un bel po' di cocci.
Charlotte Hornets-San Antonio Spurs 125-116 OT
Kemba Walker trascina i suoi giovani - ma promettenti - Hornets alla conquista di un successo complicato contro San Antonio. Il quarto in fila in quella che è la striscia di successi più lunga della stagione di Charlotte, il primo in questa regular season arrivato all'overtime dopo le quattro sconfitte raccolte in precedenza ogni volta che c'era da giocare un tempo supplementare. Walker chiude con 38 punti totali, 11 dei quali arrivati negli ultimi cinque minuti di gara: è il n°15 a segnare i canestri più pesanti (e decisivi) all'overtime e a condannare gli Spurs, al termine di un match a cui manca un rimbalzo per permettergli di chiudere la terza tripla doppia in carriera in NBA. Dall'altra parte sono 30 i punti di DeMar DeRozan e 17 con dieci rimbalzi quelli messi a referto da Marco Belinelli - prima doppia doppia in questa regular season e terza gara stagionale per numero di minuti trascorsi sul parquet (ben 33). Tony Parker, il grande ex di giornata, resta a guardare i suoi compagni dalla panchina per la quinta gara in fila: coach James Borrego ha scelto la linea giovane, puntando sui vari Dwayne Bacon (24 punti, nuovo massimo in carriera), Miles Bridges (10 punti e una stoppata decisiva all'overtime) e Devonte' Graham in uscita dalla panchina come sostituto di Walker. Una scelta che sta pagando e ha riportato gli Hornets a una partita e mezza di distanza dall'ottavo posto a Est, attualmente occupato dagli Orlando Magic. Anche gli Spurs sono ottavi, quasi certi dell'accesso ai playoff, ma costretti a dover in ogni modo lasciarsi alle spalle l'ultima posizione disponibile. Quella è sinonimo di Golden State, un avversario da evitare il più a lungo possibile.