I Raptors passano dopo un supplementare e quasi condannano i Miami Heat all’eliminazione dai playoff. Resta ancora in vita Charlotte, che vince a Detroit e ora deve sperare in un passo falso di chi li precede
Toronto Raptors-Miami Heat 117-109 OT
Ora per Miami si fa davvero dura. Dopo le ultime tre sconfitte in fila, Dwyane Wade e compagni sono stati battuti anche nella partita sul campo dei Toronto Raptors, arrendendosi ai canadesi dopo un tempo supplementare. Nonostante i 21 punti di Wade e i 18 di James Johnson, ora gli Heat non possono fare altro che attendere perché il loro destino non è più nelle loro mani. Una vittoria di Brooklyn (impegnata a Indianapoli) li eliminerebbe quasi automaticamente dalla corsa a uno dei primi otto posti a Est, senza riuscire a dare a Wade un addio ai playoff come la sua carriera meriterebbe. A condannare gli Heat sono stati i 23 punti con 10 rimbalzi di Pascal Siakam (autore della tripla della staffa nell’ultimo minuto del supplementare), i 23 di Norman Powell (massimo in stagione pareggiato) e i 22 di Kawhi Leonard, oltre ai 21 di Danny Green di cui un terzo arrivati nell’overtime. Per una manciata di decimi, però, le cose sarebbero potute andare diversamente: sull’ultimo possesso dei regolamentari, Bam Adebayo è intervenuto su un errore di Johnson per correggere a canestro un rimbalzo offensivo, ma il pallone era ancora nelle sue mani al suono della sirena. Non è la prima volta che gli Heat perdono nei finali tirati: in questa stagione il loro record è di 21-24 nelle partite decise con uno scarto di cinque punti. Dettagli che a fine anno fanno la differenza, anche se non è ancora detta l’ultima parola.
Detroit Pistons-Charlotte Hornets 91-104
Se gli Charlotte Hornets riusciranno ad agganciare i playoff, la loro rimonta passerà alla storia come una delle più incredibili degli ultimi anni. E la vittoria sul campo dei Detroit Pistons, se tutto andrà per il meglio, sarà uno degli snodi chiave: gli ospiti hanno dominato a lungo, chiudendo il primo tempo con 18 lunghezze di vantaggio dopo aver toccato anche il +23. Dopo la celebrazione per la squadra da titolo del 2004, però, i Pistons sono tornati in campo e hanno cominciato a rosicchiare il vantaggio, riprendendo 10 punti nel solo terzo quarto e portandosi a contatto nella frazione finale grazie ai 20 punti di Ish Smith. Da lì in poi però le energie sono tornate a mancare, con gli Hornets che hanno chiuso i conti grazie a Kemba Walker (31 punti, 8 rimbalzi e 7 assist pur con 11/29 al tiro) e i 24 di Frank Kaminsky, giocatore chiave della rimonta in chiave playoff. Ora gli Hornets possono solo continuare a vincere e a sperare: c’è una sola partita di distanza da recuperare sempre ai Pistons, che però hanno due gare facili contro Memphis in casa e New York in trasferta. Più difficile il percorso per Charlotte, che affronterà Cleveland in trasferta e poi chiuderà in casa contro Orlando, anche lei impegnata nella corsa playoff a Est che è ancora viva soprattutto per gli sforzi degli Hornets.