Guidati dai 27 punti con 10 rimbalzi e 15 assist di Russell Westbrook e dai 27 di Paul George, i Thunder rimontano 10 lunghezze di svantaggio nel secondo tempo e vincono a Minneapolis, mantenendo il settimo posto a Ovest. Decisivo Dennis Schroeder nell'ultima frazione, non bastano i 35 di Karl-Anthony Towns
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In un modo o nell’altro, gli Oklahoma City Thunder hanno portato a casa il risultato desiderato. Impegnati per la seconda volta con l’NBA Sundays — la partita in prime time europeo e nella mattinata statunitense —, Russell Westbrook e soci hanno “vendicato” la sconfitta subita sette giorni fa contro Dallas andandosi a prendere il successo a Minneapolis. Non è stata però una passeggiata, perché i T’Wolves — nonostante non avessero alcun interesse a vincere — hanno dato filo da torcere per tre quarti, trascinati dai 35 punti di Karl-Anthony Towns (inarrestabile con 11/18 al tiro e 13/14 ai liberi), i 24 di Andrew Wiggins (uno che gioca sempre bene contro OKC) e i 23 di Dario Saric (5/9 da tre, quattro nel solo terzo quarto). I padroni di casa hanno anche toccato la doppia cifra di vantaggio nel corso del terzo quarto, ma nella frazione finale i Thunder hanno fatto la differenza grazie a Dennis Schröder. Il tedesco ha segnato 14 dei suoi 21 punti per ribaltare la sfida nell’ultimo quarto, lasciando poi spazio a Paul George (27 punti, 7 rimbalzi e 6 assist) e soprattutto a Russell Westbrook per chiudere i conti. Il numero 0 ha realizzato la tripla doppia numero 32 della sua stagione, mettendo a referto 27 punti con 10 rimbalzi e 15 assist con le giocate decisive nel finale per una vittoria che tiene a distanza i San Antonio Spurs, mantenendo il settimo posto nella Western Conference.
Primo tempo
A differenza di quanto successo sette giorni fa contro Dallas, questa volta OKC comincia subito alla grande e in poco più di un minuto è già sul 7-0, costringendo la panchina avversaria al primo timeout in emergenza. Il vantaggio tocca anche la doppia cifra prima che Minnesota cominci a giocare, trovando un minimo di continuità in attacco. Dura poco però, perché a Russell Westbrook basta accelerare un minimo - ma davvero un minimo - per arrivare al ferro senza opposizione, come in occasione del canestro del doppiaggio (24-12). Toccato il punto più basso, i T'Wolves si scuotono soprattutto grazie a Dario Saric, che mette cinque punti in fila e riporta i suoi sul -5. Al resto ci pensa Andrew Wiggins, che chiude il primo quarto con 9 punti a referto confermandosi bestia nera dei Thunder (undici volte in carriera sopra quota 20 per lui contro OKC). Il 7/13 da tre e, soprattutto, i 6 rimbalzi offensivi portano però gli ospiti sul 38-31 al primo riposo lungo.
Wiggins ricomincia da dove aveva lasciato e sale rapidamente a 15, e il vantaggio di OKC si assottiglia fino a due sole lunghezze di distacco. Markieff Morris è in buona serata al tiro e si fa trovare pronto sugli scarichi, ma Tolliver lo è altrettanto e con il potenzia gioco da quattro punti Minnesota si porta in parità sul 46-46. I padroni di casa mettono anche brevemente la testa avanti, ma Westbrook risponde immediatamente con una tripla che forza il timeout in campo. Al rientro sul parquet il pubblico di Minneapolis si scalda con un paio di giocate sopra il ferro del rookie Josh Okogie, approfittando di un paio di possessi a vuoto degli ospiti. Le squadre si scambiano canestri e stoppate da una parte e dall'altra, ma all'intervallo sono i Thunder ad essere avanti sul 62-60 con Westbrook che è già a 14 punti, 8 rimbalzi e 7 assist.
Secondo tempo
Wiggins riparte subito con le marce alte segnando 7 punti in fila per portarsi a 22, ma Westbrook è già a due rimbalzi dalla tripla doppia e OKC mette subito 5 lunghezze di distanza nella partita. Ad annullare il distacco è uno straordinario Dario Saric, che mette a segno quattro triple in fila per riportare i suoi in vantaggio, lasciando poi a Karl-Anthony Towns l'incombenza di ampliare quanto costruito toccando il massimo vantaggio sul +10. A condannare i Thunder sono soprattutto le percentuali di George e Westbrook che si sporcano con l'andare della partita, mentre quelle dei compagni si mantengono ad alto livello. Quando però salta la difesa, i T'Wolves possono arrivare comodamente fino al ferro: si va all'ultimo riposo sul 97-95 solo grazie a un paio di invenzioni di George.
Consapevoli probabilmente della vittoria di San Antonio a Cleveland, OKC sembra ritrovare improvvisamente le energie e si riporta avanti con un sottomano di Schroeder sul 101-99. Senza fare nulla di particolare, i Thunder ampliano il vantaggio fino al +10 grazie soprattutto al tedesco con il 17, mentre le motivazioni dei T'Wolves sembrano vacillare. Il rientro di Westbrook porta i suoi sul +12, ma è soprattutto un clamoroso Schroeder - 14 punti nel solo ultimo quarto - a dare la spinta decisiva ai Thunder, che rispondono colpo su colpo agli ultimi tentativi di Towns chiudendo la sfida. Westbrook infatti segna un paio di canestri da Westbrook e firma anche la tripla doppia, chiudendo con 27 punti, 10 rimbalzi e 15 assist. OKC vince così 132-126 e si mantiene al settimo posto nella Western Conference.