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Playoff NBA, la rivincita di Ben Simmons: "Ripensavo ai fischi di gara-1"

NBA

Dopo la disastrosa gara-1 accompagnata dai fischi dei tifosi, Ben Simmons si è preso la rivincita realizzando la seconda tripla doppia in carriera ai playoff con 18 punti, 10 rimbalzi e 12 assist. Nel terzo quarto decisivo si è poi portato la mano all'orecchio come faceva Allen Iverson: "Ripensavo ai fischi, amo questa città"

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La prestazione dei Philadelphia 76ers in gara-1, e in particolare quella di Ben Simmons, era davvero troppo brutta per essere vera. Questo non ha impedito però al pubblico di Philly — notoriamente molto esigente — di fischiare i propri giocatori nel corso del primo episodio della serie contro Brooklyn, provocando la reazione stizzita di Simmons davanti ai microfoni dopo la gara ("Se vengono per fischiare, possono anche stare a casa"). Parole a cui poi ha cercato di mettere una pezza prima di gara-2, rimangiandosi quanto detto: "Questa è Philly: se non giochi bene, i tifosi te lo fanno sapere, anche a male parole. Ma amo questa città e questa tifoseria: non vorrei giocare in un posto dove la gente si presenta solo se le cose vanno bene. Solo pochi anni fa vincevamo dieci partite all’anno". Ciò nonostante, la miglior risposta possibile al disastro dell’esordio stagionale ai playoff l’ha poi data in campo, presentandosi con tutt’altro atteggiamento mentale rispetto a quello passivo visto in gara-1: Simmons ha aggredito la partita fin da subito, realizzando 16 punti nel solo primo tempo per mandare i suoi all’intervallo avanti di una lunghezza. Poi la mareggiata nel terzo quarto guidata da Joel Embiid e Tobias Harris  ha deciso la partita, con Simmons che ha contribuito al quarto da record da 51 punti distribuendo cinque passaggi vincenti per i compagni. L’australiano ha poi di fatto chiuso i conti rubando un pallone in difesa e realizzando dall’altra parte per il +20, mettendo il punto esclamativo a un mega parziale da 19-1. Con la panchina dei Nets che ha immediatamente chiamato timeout, Simmons è tornato al centro del campo portandosi la mano all’orecchio, come era solito fare Allen Iverson — presente in una suite insieme all’attore Jamie Foxx — nei suoi giorni migliori. "Stavo ripensando ai fischi di gara-1" ha ammesso candidamente Simmons parlando di quel momento. "Ho un sacco di amore per questa città".

Seconda tripla doppia in carriera ai playoff

Il rookie dell’anno in carica ha poi chiuso la sua seconda tripla doppia in carriera mettendo a referto 18 punti, 10 rimbalzi e 12 assist, cancellando la pessima prestazione di gara-1 che aveva fatto riemergere tutti i dubbi attorno all’adattabilità del suo gioco privo di tiro in sospensione ai playoff. Non che Simmons abbia improvvisamente cominciato a tirare da tre punti appena superata la metà campo: tutti i 12 tiri presi dal numero 25 dei Sixers sono stati presi con i piedi dentro l’area, mandandone a segno 8, ma è stata soprattutto l’aggressività e l’utilizzo dei suoi straordinari mezzi atletici ad aver fatto la differenza, attaccando anche la minima indecisione della difesa di Brooklyn. Al netto della sua mancanza di tiro che è ben nota a tutti (specialmente alle difese avversarie), bisogna anche notare come Simmons sia terrificante da affrontare in transizione, perché quando è mentalmente coinvolto nella gara e attacca il ferro mette sotto enorme pressione le difese avversarie aprendo spazio anche per i tagli dei compagni. Tutto quello che non gli è riuscito in gara-1, ma c’è ancora tempo per poter dare il suo contributo ai Sixers in questa serie e nel resto dei playoff: "Ho solo cercato di essere me stesso" ha detto dopo la gara. E complice le cattive condizioni fisiche di Joel Embiid, servirà la sua miglior versione possibile per fare strada in questa primavera che Philadelphia spera possa essere lunghissima.