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Playoff NBA: Kawhi Leonard al massimo, Philadelphia no: 1-0 Raptors nella serie

NBA

Il n°2 di Toronto chiude con 45 punti - nuovo massimo in carriera ai playoff - protagonista nella gara d'esordio della prima semifinale, vinta con merito dai canadesi anche grazie al contributo di Pascal Siakam. I Raptors sfatano così la maledizione di gara-1

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VIDEO.TUTTI GLI HIGHLIGHTS

Toronto Raptors-Philadelphia 76ers 108-95

L’anno e mezzo di assenza, unito alla saga di mercato che lo ha costretto a lasciare San Antonio senza voltarsi indietro, ci hanno portato a dimenticare – almeno in parte – una cosa molto importante: Kawhi Leonard è un campione con pochissimi eguali, anche in NBA. E la prima sfida della serie contro Philadelphia è stata il palcoscenico ideale per ricordarlo al mondo. Nonostante il massimo in carriera ai playoff non fosse il suo obiettivo, è arrivato con grande naturalezza lasciandogli anche il tempo di starsene seduto in panchina gli ultimi tre minuti. Alla sirena finale sono 45 punti per Leonard, con 16/23 al tiro (percentuali senza senso), tre triple, 11 rimbalzi e un controllo difensivo sul match che i numeri non riescono a raccontare. Eguagliati così i 45 messi a referto a Capodanno contro gli Utah Jazz; quella però era regular season. Sintomo di come, quando si inizia a fare sul serio, all’ex Spurs la pressione non faccia poi molto effetto: “Stavo cercando di capire perché coach Nurse non voleva richiamarmi in panchina – racconta Leonard – mancavano cinque minuti alla fine, eravamo sopra di 20 e continuavo a guardare verso la panchina”. Inutile spendere energie nervose, tenendo il conto del numero dei punti segnati. Leonard è diventato così il secondo giocatore della storia dei Raptors a superare quota 40 in post-season- Vince Carter ne mise 50 in gara-3 del secondo turno nel 2001, sempre contro Philadelphia. “È uno spettacolo vederlo giocare così, è incredibile la forza e la continuità con cui riesce a incidere su entrambi i lati del campo”. Una coppia ideale quella formata con Pascal Siakam, il perfetto Robin al fianco di un Batman così decisivo: il n°43 di Toronto chiude con 29 punti – uno in meno rispetto ai 30 massimo in carriera messi a referto contro Orlando – con 12/15 al tiro, sette rimbalzi e il solito effetto devastante tanto in attacco, quanto in difesa. I Raptors al loro meglio, nel momento ideale della stagione.

I Raptors aggiornano il loro record: 3-14 in gara-1

Un risultato tutt’altro che scontato, soprattutto per una franchigia che ha sempre storicamente faticato a vincere in gara-1. Questa infatti è soltanto la terza volta che i canadesi hanno conquistato un successo all’esordio, portando a 3-14 il record complessivo nella storia di Toronto. Il definitivo salto di qualità, come sperano tifosi e addetti ai lavori aldilà del confine, al termine di una sfida in cui i 76ers erano riusciti a riportarsi sul -4 a metà terzo quarto, prima di subire il 10-0 di parziale che ha definitivamente girato la partita. Da lì in poi il margine è sempre stato ampiamente al di sopra della doppia cifra, nonostante tutto il quintetto dei Sixers chiuda la sfida con almeno dieci punti a referto. A Joel Embiid servono 18 conclusioni per mettere assieme 16 punti, uno in meno di JJ Redick – miglior realizzatore di squadra con 17 punti e cinque triple. Tolto lui, la resa con i piedi oltre l’arco è limitata e permette alla difesa Raptors di restare dentro a protezione del ferro. Il lavoro di Toronto sulle linee di passaggio rende meno incisivo Ben Simmons (soltanto tre assist), in una partita in cui l’australiano tira 7/8 dal campo con 14 punti e nove rimbalzi. "È evidente dopo questa sfida che dobbiamo capire come muoverci e adattarci al gioco contro Leonard e Siakam", sottolinea con la solita onestà intellettuale JJ Redick. Difficile dargli torto.