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Playoff NBA, che colpo Toronto: vince a Milwaukee e porta la serie sul 3-2

NBA

I Raptors conquistano il primo successo in trasferta dell'intera serie, ribaltando il fattore campo grazie ai 35 punti, nove assist e sette rimbalzi di Kawhi Leonard e ai canestri di squadra (e di Fred VanVleet) dalla lunga distanza. I Bucks perdono tre gare in fila per la prima volta in stagione e adesso sono spalle al muro

SCINTILLE TRA DRAKE E LA FIGLIA DEL PROPRIETARIO DEI BUCKS

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Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 99-105

La più grande e importante vittoria nella storia dei Toronto Raptors, almeno nelle prossime 48 ore. L’hanno ribattezzata così, non appena la sirena del nuovissimo Fiserv Forum ha illuminato per l’ultima volta i tabelloni dell’arena di Milwaukee, consacrando il successo Raptors per 105-99. Un'affermazione dal peso specifico enorme, che ribalta il fattore campo dopo il 2-0 iniziale dei Bucks, diventato 2-2 nella serie e che non faceva altro che confermare quanto l’equilibrio regni sovrano in queste finali di Conference. Serviva una super prestazione per ribaltare l’inerzia, per approfittare dello slancio dato dal doppio successo in casa dei canadesi. Ci ha pensato, da protagonista, come al solito in questa post-season, Kawhi Leonard. Per l’ex Spurs sono 35 punti, nove assist, sette rimbalzi, cinque triple e un numero indefinito di giocate utili per la squadra. Il n°2 dei Raptors raccoglie così la quarta partita nella serie oltre quota 30, la settima in questi playoff con almeno 35 punti a referto: nelle ultime 20 post-season, soltanto LeBron James ne aveva messe a referto così tante (per ben tre volte, ma quella è un’altra storia direbbe Carlo Lucarelli). Insomma, un talento e un'efficacia che difficilmente si è vista in passato e che mai era stata a disposizione di Toronto. Assieme a lui l’altro eroe della serata è Fred VanVleet, autore di 21 punti – tutti arrivati dall’arco, grazie a un letale 7/9 raccolto dalla lunga distanza in uscita dalla panchina. È lui a firmare la tripla del sorpasso del 96-93 a 140 secondi dalla sirena; il colpo di grazia per i Bucks. “Questa è stata una vittoria dalla difficoltà non quantificabile”, sottolinea coach Nick Nurse, ricordando come i Raptors siano sprofondati anche sul -14 a inizio gara e come ci siano voluti ben 15 punti di Leonard nel solo quarto periodo per chiudere i conti e condannare Milwaukee per la prima volta in stagione a subire tre sconfitte in fila. I Bucks non avrebbero potuto scegliere momento peggiore per inaugurare una striscia negativa del genere, ma l’intenzione della squadra del Wisconsin era ben altra. Almeno prima di andarsi a schiantare contro un Leonard formato MVP.

Poco attacco contro la difesa schierata per i Bucks, tanto tiro da tre per i Raptors

Tra le fila dei padroni di casa invece è Giannis Antetokounmpo il miglior realizzatore con 24 punti, sei rimbalzi, sei assist, il 50% dall’arco, un paio di triple (e un preoccupante, oltre che decisivo, 4/9 a cronometro fermo), ma non in grado di imporsi come quella forza trascinante alla quale Milwaukee vorrebbe aggrapparsi. Al suo fianco ci sono 20 punti per Eric Bledsoe, 18 per Malcolm Brodgon – partito in quintetto – e 16 per Brook Lopez, mentre tra i titolari continua a mancare all’appello l’impatto offensivo di Khris Middleton (sei punti e 2/9 dal campo). Il +18 di plus/minus di Brogdon (che raccoglie 11 rimbalzi e distribuisce sei assist, il migliore dei suoi) fa il paio con il -22 di George Hill; ennesima conferma dell’impatto del n°13 dei Bucks, abile in difesa e uno dei migliori ad alimentare la transizione di Milwaukee. Il dilemma per i padroni di casa infatti è tutto lì: quando i Bucks riescono a correre, non ce n’è per nessuno (1.778 punti segnati per possesso nel primo tempo in gara-5 quando hanno attaccato nei primi secondi); quando tocca affrontare la difesa schierata, il discorso cambia – 0.67 punti segnati per possesso in questa situazione. La distinzione per valutare l’attacco dei Raptors invece è molto più semplice e immediata: Toronto chiude il match con più canestri da lontano (18) che non da due punti (13), vincendo in trasferta nonostante uno striminzito 36.9% dal campo di squadra e grazie a un roboante 41.9% dall’arco. L’ennesimo paradosso di una serie in cui Toronto si è presa il fattore campo e i favori del pronostico: la prima finale NBA nella storia dei canadesi adesso è davvero a un passo.