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Kerr, Curry e Green d'accordo: "Male in transizione difensiva e troppe palle perse"

NBA

Mauro Bevacqua

Gli Warriors puntano il dito sulle 17 palle perse (che hanno portato ad altrettanti punti per i Raptors) e ai 24 punti subiti in contropiede, frutto di una transizione difensiva "orrenda". Si spiega così il ko di gara-1

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Steve Kerr non ha dubbi quando deve trovare il motivo della prima sconfitta di una sua squadra nella gara d’esordio di una serie di finale NBA: “Per me la causa principale è stata la nostra transizione difensiva, che stasera ha fatto schifo: quando giochi contro Toronto dev’essere la tuta priorità n°1 e invece stasera abbiamo concesso 24 punti in contropiede, perdendo il pallone 17 volte”. Uno schifo per coach Kerr, orribile è invece l’aggettivo scelto da Draymond Green per descrivere i rientri difensivi degli Warriors: “Su Kawhi [Leonard] abbiamo fatto un buon lavoro, e dobbiamo continuare a farlo, ma contro tutti gli altri dobbiamo far meglio. Dobbiamo ruotare meglio, aiutare di più, essere più rapidi negli spostamenti difensivi. E poi dobbiamo impedirgli di giocare in transizione”. Toronto è squadra a cui piace correre, più del 18% dei loro possessi arriva in transizione (secondo dato di tutti i playoff NBA) e proprio per questo la difesa di Golden State era attesa a un lavoro migliore: “Le chiavi sono stati i punti che abbiamo concesso in contropiede e un paio di palle perse davvero evitabili, che non ci hanno condannato ma non hanno fatto altro che aggiungere inerzia al loro ottimo momento”, ammette anche Steph Curry. Per coach Kerr parte di questi errori sono imputabili anche al fatto di non conoscere così bene questi Raptors, affrontati solo due volte — a roster rimaneggiati — in stagione regolare. “Ora invece abbiamo un’intera partita da vedere e analizzare per correggere i nostri errori: dobbiamo già pensare alla prossima partita”. Mentalità condivisa dal suo n°30, che infatti già vede negli spogliatoi l’atteggiamento giusto dei suoi compagni: “Mi piace il feeling che ho respirato dietro le porte chiuse del nostro spogliatoio dopo la gara: tutti già concentrati su quello che dobbiamo fare diversamente domenica, consapevoli di dover portare in campo un’energia diversa se vogliamo rubare gara-2”. Che a questo punto diventa già, se non decisiva, molto importante per i campioni NBA in carica.