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NBA Finals 2019, Steph Curry: "Iguodala libero sull'ultimo tiro una mancanza di rispetto"

NBA

Mauro Bevacqua

Il n°30 degli Warriors lancia una frecciatina ai Raptors, che però la respingono al mittente in gruppo. Kawhi Leonard: "Se volevamo l'ultimo pallone nelle sue mani? No, lo volevamo nelle nostre"

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TORONTO - Inizia tutto con le dichiarazioni di Steph Curry a caldo, ancora in campo, ai microfoni di Doris Burke, che gli chiede di descrivere l’ultima, decisiva azione della partita, il canestro da tre di Iguodala. “Io la vedo come una mancanza di rispetto, quella di lasciare un giocatore come Andre libero così, su un tiro decisivo. Ne ha già messi in passati, e lo ha fatto anche stasera”, dice il n°30. Quel tiro, a 6 secondi dalla fine, decide anche gara-2 ma nel dopo-partita il primo che sembra non essere d’accordo con Curry è Nick Nurse, che va controcorrente ammettendo: “Non stavamo certo cercando di mancare di rispetto a qualcuno. Abbiamo raddoppiato Steph Curry che infatti quasi stava consegnando la palla nelle mani di Kawhi [Leonard]: è stata una buona giocata difensiva, di intensità, i miei giocatori cercavano di coprire più campo possibile, ma loro sono stati bravi a trovare Iggy. Non è che lo stessimo lasciando libero: come ho detto, avevamo raddoppiato Curry e quindi stavamo recuperando sugli altri. Se prende il tiro e lo sbaglio abbiamo palla in mano sul -2 e la possibilità di vincere la partita”. Ancora più serafico Kawhi Leonard, che risponde da Kawhi Leonard alla domanda se i Raptors volevano vedere il pallone nelle mani di Iguodala per il tiro finale. “No, volevamo vederla nelle nostre mani. Volevamo recuperare quella palla”. Più loquace Fred VanVleet: “No che non manchiamo di rispetto a un giocatore come Iguodala. Lo sappiamo che ha già segnato canestri del genere nel corso di tutta la sua carriera. Lo ha fatto più volte per Golden State anche negli ultimi anni, abbiamo già visto questo film. Abbiamo provato a essere aggressivi, per fare in modo che a batterci fosse qualcun altro [rispetto a Steph Curry, ndr]. La prossima volta forse dobbiamo migliorare nelle rotazioni”. Un’analisi condivisa anche da Steve Kerr: “Ovviamente non volevano lasciare prendere il tiro a Steph, per cui l’hanno raddoppiato lasciando però Andre libero. Ne aveva già segnato un altro in precedenza [quella del sorpasso nel terzo quarto, ndr], ha fatto un lavoro fantastico, stasera. Ha già segnato tanti tiri importanti in finale NBA, per cui non si è fatto certo intimidire”. E quindi le ultime parole della sua conferenza stampa l’allenatore di Golden State le dedica tutte a Iguodala. “Ha così tanta esperienza: nella sua carriera ha già fatto tutto, è stato alle Olimpiadi, ha vinto tre anelli, è stato un All-Star. Sa giocare, è uno dei giocatori più intelligenti che abbia mai visto. Credo abbia capito che nel secondo tempo avremmo avuto bisogno della sua produzione e come sempre non l’ha fatta mancare”. Chiudendo con 6 assist, 8 rimbalzi e anche 8 punti, tre dei quali però più importanti degli altri.