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NBA, Anthony Davis si presenta: "Ai Los Angeles Lakers per vincere"

NBA

Il nuovo giocatore dei Los Angeles Lakers ha parlato per la prima volta dallo scambio che lo ha portato a L.A., che sarà ufficiale dal 6 luglio. "Mi aspetto di vincere ogni volta che scendo in campo. I soldi vanno e vengono, il modo in cui vieni ricordato è per sempre"

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Bisognerà attendere ancora qualche giorno – più precisamente il 6 luglio – affinché lo scambio di Anthony Davis ai Los Angeles Lakers diventi ufficiale. Per questo le prime parole di AD dopo l’accordo tra i gialloviola e i New Orleans Pelicans non possono che essere accorte: intervistato dal Los Angeles Times in occasione del lancio della copertina di NBA 2K20, di cui è giocatore di riferimento, il nuovo numero 23 dei Lakers è rimasto sul vago. “Il clima qui è fantastico, la città si adatta a me: si muove un po’ in slow motion, come faccio io. Ma adoro vivere qui: lo faccio già durante l’estate, è una delle mie città preferite”. Tra poco diventerà ufficialmente la sua, scendendo in campo al fianco di LeBron James e, si spera, di Kawhi Leonard, che a Los Angeles attendono ancora febbrilmente – anche se AD non si fa prendere da certe cose: “Non me ne interesso, lo lascio ai media e ai tifosi. Io penso solo alla pallacanestro”. E allora quali sono le sue aspettative per il prossimo anno e per il reto della sua carriera? “Il mio obiettivo è vincere il titolo. Mi aspetto di vincere ogni volta che scendo in campo, in ogni singola partita. Conquistare l’anello è l’unica cosa che ho in testa”. E per farlo ha anche accettato di rinunciare a quattro milioni di dollari, in modo da dare maggiore spazio salariale ai Lakers per arrivare ai free agent. Una decisione che ha spiegato parlando di ciò che vuole lasciare di se stesso ai posteri: “I soldi vanno e vengono, la legacy è per sempre. Quello che fai e come ti comporti dentro e fuori dal campo è ciò per cui verrai ricordato. Ovviamente i nostri stipendi sono pubblici, ma alla fine a nessuno importa quanto guadagni: Anthony Davis non sarà un grande giocatore per i soldi che prende, ma per quello che fa in campo e fuori. Fa tutto parte della mia legacy, ed è molto più importante dei soldi”.

Davis: "Ho sempre ammirato Jordan e LeBron, il 23 è capitato per caso"

Parole che sembrano uscite dal manuale di LeBron James, con cui condivide non solo la squadra ma anche l’agente Rich Paul. E dal prossimo anno condividerà anche il campo, creando una coppia con pochi eguali in giro per la lega. “Il post che ha fatto con noi due in maglia Lakers? È stato figo. È uno a cui ho sempre guardato con ammirazioni: da ragazzino lui e Michael Jordan erano i miei preferiti. Non ho potuto vedere giocare MJ dal vivo, ma ho visto LeBron tantissime volte da quando è entrato nella lega”. James per accoglierlo al meglio gli ha anche ceduto la maglia numero 23, a cui Davis in realtà è arrivato un po’ per caso: “Inizialmente indossavo il 3 o il 30, ma al liceo erano entrambi occupati e quando hanno tirato fuori una maglietta dal borsone è capitato che fosse la 23. Avendolo indossato Jordan e poi James, quel numero mi piaceva ed è rimasto”. Quando gli è stato chiesto di fare un quintetto All-Time di giocatori NBA, però, curiosamente ha nominato solamente fenomeni scesi in campo con la maglia gialloviola: “Da playmaker metto Magic Johnson, al suo fianco Kobe Bryant, LeBron da 3, io da 4 e da centro metto il più dominante di tutti, Shaquille O’Neal”.

Davis: "Bello recitare in Space Jam 2, ma ho voglia di giocare"

C’è un altro punto di contatto tra Jordan e James oltre al 23, ed è Space Jam. Tutti sanno infatti che proprio in queste settimane si sta girando il sequel del famoso film del 1996 con MJ e i Looney Tunes con LeBron protagonista ed Anthony Davis come uno dei giocatori-attori: “È stato divertente. Il primo film è di sicuro uno dei miei film di basket preferiti di tutti i tempi e penso che sia lo stesso per tanti altri giocatori. È molto bello per me avere un ruolo in Space Jam 2 e non vedo l’ora che tutti lo possano vedere”. Sarà ancora più interessante però rivedere in campo Davis dopo che nell’ultima stagione ha dovuto passare diversi mesi da “separato in casa” dopo la richiesta di scambio da New Orleans: “Giocare solo 20-25 minuti è stato diverso dal solito. Non essere in grado di giocare negli ultimi quarti e nei finali di gara è stata dura per me. Volevo essere in campo e aiutare la squadra a vincere. Non vedo l’ora di giocare di nuovo: voglio tornare ad essere produttivo in campo. La prossima stagione sarà migliore dell’ultima”.