Please select your default edition
Your default site has been set

Mercato NBA, Paul George saluta OKC e difende Westbrook: "Tu sai già..."

NBA

Il n°13 dei Thunder ha scritto un post d'addio a Oklahoma City, dedicando un pensiero a tutti e anche all'ex compagno: "Tu sai già...", sgombrando il campo dalle speculazioni di chi aveva parlato di una possibile lite tra All-Star alla base della sua partenza

WESTBROOK E IL SUO FUTURO LONTANO DA OKC

LEONARD E GEORGE PASSANO AI CLIPPERS

Se Kawhi Leonard ha sorpreso molti decidendo di firmare il suo nuovo contratto con i Clippers, l’addio di Paul George a Oklahoma City è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Nessuno lo aveva messo in preventivo, considerando il ricco accordo che lo legava ai Thunder e i proclami fatti negli ultimi 12 mesi. Los Angeles sembrava ormai un capitolo chiuso per PG13 ed è invece ritornata prepotentemente d’attualità: George andrà così a caccia del titolo con i Clippers e prima di andare via ha salutato dirigenza, tifosi e compagni via Instagram attraverso un lungo post. “Grazie Oklahoma per questi due anni fantastici, mi avete accolto come se fossi uno di voi sin dal giorno in cui sono arrivato. Grazie ai tifosi e a Sam e Clay per essere la miglior dirigenza che un giocatore possa chiedere di avere. Grazie a tutti gli amici all’interno della franchigia che si sono presi cura della mia famiglia e di me ogni volta che ho avuto bisogno di aiuto. L’immagine mette in mostra un legame che non può essere rotto, sono affezionato e felice della cavalcata fatta insieme dall’inizio alla fine. Grazie OKLAHOMA! Tu già sai che cos’è Russell Westbrook, ti voglio bene fratello”. Un post a cui Westbrook ha prontamente risposto con affetto, raccogliendo anche lui una pioggia di cuori di apprezzamento da parte di tifosi e appassionati. Nessuna tensione quindi con il n°0, una delle ragioni secondo alcuni alla base della decisione dell’ex Pacers. Concetto confermato con forza dal diretto interessato anche via Twitter, riprendendo le parole di Jalen Rose che sottolineava l’idea di non accettare alcun tipo di calunnia nei confronti di Westbrook: la scelta del terzo miglior giocatore della passata regular season è stata indipendente dall’atteggiamento del n°0 dei Thunder.

Il tradimento del n°13 Thunder: il 7 luglio era il “Paul George Day”

E pensare che lo scorso anno la sua decisione di restare a Oklahoma City era stata accolta in maniera trionfale dall’intera città. In coincidenza con l’annuncio del rinnovo di contratto nel luglio 2018, il sindaco David Holt (tutt’ora in carica e sempre sorridente al fianco dei suoi due figli piccoli) aveva proclamato il 7 luglio come una giornata da dedicare ogni anno a Paul George. Non una sparata lanciata nel mucchio per raccogliere consenso, ma una richiesta fatta in maniera ufficiale su carta intestata del suo ufficio: al lungo elenco di ragioni di cui si teneva conto delle varie decisioni di mercato prese da PG13, il sindaco Holt esattamente 12 mesi fa decideva di dar credito alla scelta dell’All-Star dei Thunder proclamando una giornata ufficiale che adesso ha il sapore di beffa. La ricorrenza legata al 7 luglio è durata solo un anno: Paul George infatti è andato via, dedicare una giornata a lui non ha più molto senso.