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Mercato NBA: i Rockets vogliono Russell Westbrook, anche senza scambiare Chris Paul

NBA

I Rockets stanno cercando di mettere in piedi una trade per arrivare al n°0 dei Thunder: uno scambio difficile da organizzare, anche perché OKC vuole liberare spazio salariale e ottenere scelte e giovani talenti. Tutto insomma, tranne il contratto pesante di CP3

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Vedere Daryl Morey da otto giorni silente, mentre buona parte dei GM della lega fanno il bello e il cattivo tempo riscrivendo le gerarchie dell’intera NBA, fa un certo effetto. Il dirigente dei Rockets, da sempre protagonista sul mercato e alla ricerca continua di superstar, si è visto sfuggire Jimmy Butler – l’obiettivo principale di questa free agency finito a Miami – e non è riuscito al momento ad andare oltre i rinnovi di Danuel House Jr. e Gerald Green. Davvero troppo poco per una squadra raccontata da molti come in difficoltà non solo a livello tecnico, ma anche a livello di chimica all’interno dello spogliatoio. Si è parlato di frizioni tra James Harden e Chris Paul, dettate dallo stile di gioco del Barba che ha condannato i Rockets ad arrendersi ancora una volta contro Golden State. Nelle ultime ore però la franchigia texana è tornata fortemente d’attualità: la rottura tra Russell Westbrook e gli Oklahoma City Thunder potrebbe essere infatti l’occasione giusta per rivoluzionare anche questa estate il roster. Fonti interne alla squadra descrivono la trade come un tentativo di non immediata realizzazione, visto che bisognerà trovare diversi pezzi che vadano al loro posto, mettendo in piedi uno scambio che riguardi inevitabilmente più squadre. Lo spazio salariale per inglobare il contratto del n°0 dei Thunder al momento non ce l’ha nessuno nell’intera NBA e questo garantirebbe ai Rockets maggiore margine. Se OKC vuole davvero cedere Westbrook dovrà attendere in ogni caso che le tante pretendenti (Knicks, Heat, Pistons e Suns tra le altre) mettano in piedi uno scambio che faccia tornare i conti e non scontenti nessuno. Uno scenario non impossibile, ma al momento molto complicato da percorrere.

Il sacrificio Paul non è necessario: sul piatto Gordon e Capela

Per arrivare a Westbrook in realtà non sarebbe necessario neanche dover per forza di cose rinunciare a Chris Paul, nonostante i due contratti sarebbero perfetti da far combaciare: CP3 ha ancora tre anni d’accordo da 125 milioni complessivi, il n°0 dei Thunder quattro da 171 milioni con una player option da 46.7 milioni per la stagione 2022-23. Tanti soldi quindi, che non cambierebbero le cose per i Thunder: l’obiettivo di OKC infatti è quello di rinnovare la squadra, liberando in alternativa spazio salariale e progettando nel minor tempo possibile un futuro fatto di giovani talenti e scelte. Idee in netta controtendenza dunque rispetto all’incamerare un contratto pesantissimo come quello di Paul. Lo stesso Morey inoltre ha confermato negli ultimi giorni che Harden e CP3 sono due giocatori che a Houston vogliono trattenere e rivedere sul parquet anche il prossimo autunno, aprendo quindi spazio a una diversa composizione della trade – più vicina alle necessità dei Thunder. Eric Gordon e Clint Capela, già inseriti sul mercato nell’affare Butler, potrebbero essere i nomi caldi. Il primo è un tiratore affidabile e un difensore di livello assoluto da 14.1 milioni di dollari (un vero e proprio affare); un contratto comodo come il quadriennale del lungo svizzero che può tornare molto utile anche in fase ulteriore di trade per andare a caccia di altre scelte futuro. In quel caso i Rockets si ritroverebbero ad avere in squadra Harden, Paul e Westbrook assieme: sì, sembra davvero fanta-NBA, ma dopo i colpi di mercato degli ultimi giorni, nulla può essere escluso a priori.