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Team USA perde pezzi: niente Mondiali per Anthony Davis: "Voglio concentrarmi sui Lakers"

NBA

Il neo acquisto dei Los Angeles Lakers è intenzionato a saltare l'appuntamento mondiale in Cina che prende il via a fine agosto per prepararsi al meglio "a dare l'assalto al titolo con la mia nuova squadra". E racconta il suo tentativo di reclutamento di Kawhi Leonard

DAVIS: "HO SCOPERTO DELLO SCAMBIO DA INSTAGRAM"

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Sembra tutto girare attorno a Anthony Davis. Neppure 24 ore dopo la sua presentazione ai Lakers, al fianco del gm Rob Pelinka e dell’allenatore gialloviola Frank Vogel, l’ex superstar dei Pelicans fa ancora notizia perché – secondo quanto riportato da Chris Haynes di Yahoo Sports! – il suo nome non farà parte del roster di Team USA ai prossimi Mondiali cinesi, che prenderanno il via a fine agosto. A inizio agosto, a partire dal 5, 20 giocatori sono stati convocati a Las Vegas per un training camp di cinque giorni in vista della competizione globale: il nome di Davis è tra i convocati, ma il neo-Laker ha già fatto sapere che non ci sarà – lasciando però aperta la porta per una partecipazione alle Olimpiadi del 2020 a Tokyo, in Giappone. Medaglie d’oro olimpiche (Londra 2012) e mondiali (Spagna 2014) fanno già parte del palmares di Davis, che ha fatto sapere “di voler utilizzare la maggior parte della sua estate per prepararsi a dare l’assalto al titolo NBA con la sua nuova squadra”. Già, l’assalto al titolo. Anche la giornalista di ESPN Rachel Nichols, che ha intervistato Davis appena terminata la sua presentazione ai Lakers, ha fatto notare al futuro n°3 gialloviola come sia le sue parole quanto quelle di Pelinka abbiano fissato molto in alto l’asticella delle aspettative a L.A.. Troppo? “No, questo è il nostro standard. Almeno è il mio: se non vinco il titolo non penso di aver avuto una stagione di successo”, ha confermato “il monociglio”. Per questo Davis ha scelto di unire le forze con LeBron James, giocatore fenomenale ma personaggio ingombrante tanto in campo quanto fuori, tanto da spaventare superstar come Kevin Durant all’idea di volerci giocare assieme: “Non mi interessa l’attenzione dei media, voglio solo giocare a pallacanestro – dice Davis – e farlo al fianco di un futuro Hall of Famer rende tutto più semplice. Certo, ci saranno mille occhi su di noi, ma questo è normale: l’importante è lasciare da parte tutto il resto e concentrarsi sull’obiettivo, ovvero il titolo NBA”. 

Il reclutamento di Kawhi Leonard

“Come due fidanzati”. Così Nichols ha descritto le dinamiche dietro il tentativo di reclutamento da parte di Davis di Kawhi Leonard, che avrebbero reso i Lakers una squadra quasi imbattibile. “Perché conoscendo Kawhi – aggiunge l’ex Pelicans – gli mandavo un SMS ogni tanto ma stando attento a non esagerare”. Diversa, invece, la frequenza delle conversazioni con il suo nuovo general manager: “Rob [Pelinka] mi chiamava ogni 30/45 minuti, davvero, non scherzo. ‘Che ne pensi di Kawhi?’. E mezz’ora dopo: ‘Ecco quello che sta succedendo’. Un paio di volte ho dovuto dirgli che stavo entrando al cinema, e lui: ‘Perfetto, chiamami appena esci. Stiamo cercando di costruirti attorno la miglior squadra possibile’. Cose così…”. Una squadra di cui Davis – nella visione di Pelinka – sarà “un pilastro per il decennio a venire”, come detto durante la conferenza stampa, ma il n°3 gialloviola (il cui contratto è in scadenza a fine anno) frena: “Sono concentrato solo su questa annata. Non so cosa succederà. In estate poi deciderò, magari a metà giugno, dopo una bella parata in città”. L’augurio di tutti i tifosi gialloviola.