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Cecilia Zandalasini a Sky Sport: "Quest'anno niente WNBA, devo recuperare dall’infortunio"

NBA

Dario Vismara

Cecilia Zandalasini con la maglia delle Minnesota Lynx che non indosserà quest'anno (foto Getty)

Nonostante il viaggio negli Stati Uniti, quest’anno Cecilia Zandalasini non giocherà con le Minnesota Lynx: "Devo recuperare bene dall’infortunio alla caviglia avuto in Nazionale, abbiamo deciso insieme di non rischiare e sono tornata in Italia. L’anno prossimo ne riparleremo, io vorrei continuare con loro"

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Dopo due estati passate con le Minnesota Lynx, Cecilia Zandalasini quest’anno non giocherà in WNBA. A spiegarlo è lei stessa a SkySport.it, raccontando come insieme alla franchigia con cui ha vinto il titolo nel 2017 è arrivata a questa decisione: "In realtà è piuttosto semplice. Il 30 maggio mi sono procurata una distorsione alla caviglia durante la preparazione con la Nazionale: nulla di troppo grave, ma i tempi per essere in campo agli Europei erano piuttosto stretti, perciò ho dovuto accelerare la riabilitazione, rientrando in campo tre giorni prima dell’esordio prima della Turchia" ha spiegato. "Essendo scesa in campo così presto non ho avuto il tempo per curarmi bene: pensavo che mi fosse passato, ma una volta arrivata a Minneapolis mi sono accorta che non era il caso di forzare e di rischiare un ulteriore infortunio". Da qui la decisione di saltare del tutto la stagione 2019 negli States, anche perché la regular season terminerà l'8 di settembre e la deadline del mercato è il prossimo 6 agosto: "Abbiamo deciso insieme e molto serenamente sono tornata a casa: farò qualche piccola vacanza e poi passerò il mese di agosto a fare riabilitazione con più calma, in modo da essere pronta a settembre con il Fenerbahce [il club turco con cui gioca in Europa, ndr]". Il futuro però dovrebbe essere ancora per le Lynx, anche se nulla è certo: "Non ne abbiamo ancora parlato. Ho firmato con loro un contratto da rookie di quattro anni, questo che ho saltato doveva essere il terzo ma comunque i diritti rimangono a loro. Come ho sempre detto, nella WNBA si ragiona di anno in anno perciò si può arrivare a maggio senza sapere come affrontare l’estate: l’idea per me è quella di continuare con loro, poi parleremo e vedremo. Sfortunatamente non avrò impegni con la Nazionale nell'estate del 2020, quindi tecnicamente potrò giocare l’intera stagione in WNBA".

La delusione per gli Europei: "Le Olimpiadi ci sono solo ogni quattro anni"

Alla luce di quanto si è rivelato complicato recuperare per bene da quella distorsione alla caviglia, viene da pensare che quel problema abbia avuto un grosso impatto sulle prestazioni di Zandalasini specialmente nel girone, nel quale ha chiuso con 10.3 punti di media con il 31.4% dal campo e 1/10 da tre punti. "Si dice sempre che gli infortuni fanno parte del gioco, ed è vero" dice Zandalasini, che contro la Russia ha invece segnato 24 punti. "Devo assolutamente ringraziare tutto lo staff medico e i fisioterapisti della Nazionale che mi hanno rimesso in piedi in tempi record, riuscendo a rimanere il più possibile in ritmo partita. Io ero tranquillissima nel giocare: semplicemente essendo un infortunio molto fresco il dolore c’era, ma fa parte del gioco. Mi ha condizionato nelle prime tre partite, ma neanche troppo: era più un qualcosa mio di generale, non legato a quello". La delusione per come sono andati gli Europei, comunque, non è ancora stata smaltita del tutto: "Non mi nascondo dietro un dito e non mi vergogno a dirlo: è stata una grande delusione e una grande occasione persa, perché le Olimpiadi ci sono solo ogni quattro anni. Onestamente la partita che abbiamo sbagliato è stata quella con l’Ungheria, perché vincendo saremmo passate per prime nel girone accedendo direttamente ai quarti. Sarebbe stato tutto più in discesa vedendo l’obiettivo più vicino, mentre perdendo con l’Ungheria abbiamo capito che avevamo sprecato un’opportunità per arrivare a giocarci il pre-olimpico, anche se non tutto era perduto. Abbiamo avuto una seconda chance contro la Russia, ce la siamo giocata ma obiettivamente loro erano forti, come tutte le squadre che arrivano fino a lì. Sono comunque convinta che se avessimo vinto con l’Ungheria saremmo state molto più vicine al nostro obiettivo del pre-olimpico, perché sarebbe bastata una vittoria ai quarti o allo spareggio”.

Zandalasini: "Contenta per le ragazze dell’Under 18, ma faranno la loro strada"

Per una Nazionale che non ha raggiunto il suo obiettivo ce n’è una che invece quest’estate si è tolta una grande soddisfazione: le azzurre dell’Under 18 infatti hanno vinto l’oro agli Europei di categoria, facendo intravedere una nuova generazione di ragazze pronte a crescere: "Ho seguito le ragazze dell’Under 18 soprattutto sui social, perché non sono riuscita a vedere le partite. Sono state super, soprattutto perché non hanno fatto neanche un passo falso vincendo tutte le sette partite: quando fai gli Europei ci sono tante partite in poco tempo ed è facile perdere la concentrazione specialmente quando sei più piccolo, mentre loro sono sempre rimaste al top". Un futuro da "chioccia", però, è ancora lontano per una ragazza che – è bene ricordarlo – ha solo 23 anni: "Mi sento ancora nella parte giovane della squadra. Sono contenta per loro, mi fa piacere vedere queste ragazze che hanno voglia di fare e di vincere. Per quanto mi riguarda cerco sempre di stare nel mio e di non essere troppo d’intralcio perché alla fine la strada è la loro e sono ancora giovani. Quando inizi ad essere più brava ti trovi un sacco di gente che vuole dirti come devi fare, e sinceramente io sono solo contenta di vederle crescere. Se domani le troverò in Nazionale con me sarò ovviamente felice di aiutarle nei momenti difficili se ne avranno bisogno, ma è anche bello che ciascuno faccia la propria strada". Come quella che ha portato Cecilia Zandalasini alla WNBA, anche se l’appuntamento con gli States è rimandato al prossimo anno.