Le sorti (in disgrazia) del Big Baller Brand hanno forse contribuito a rovinare un rapporto in difficoltà per l'ingombrante presenza di un padre-padrone: "So che vuole il mio bene - dice Lonzo - per cui dovrebbe essere felice per me. Ma non lo so"
LONZO BALL VIA DAI LAKERS. LAVAR: "PER LORO E' L'INIZIO DELLA FINE"
Chi si ricorda il loro ingresso nella lega – Lonzo Ball seconda scelta assoluta al Draft 2017 per i Lakers, suo padre LaVar davanti a ogni microfono o telecamera possibile – avrà con ogni probabilità sviluppato una propria opinione sulla famiglia Ball (che comprende anche due fratelli più giovani, LiAngelo e LaMelo), famiglia controversa e spesso ingombrante, soprattutto nella figura del padre. Una figura che, nell’ultimo anno, si è fatta sempre più impalpabile: c’è stato una sorta di suggerimento ufficiale dei Lakers a tenere un profilo più basso, e anche un’analoga posizione assunta dalla lega stessa. Che le posizioni spesso sopra le righe di LaVar Ball avessero stancato e infastidito Adam Silver e soci, insomma, nei circoli NBA era cosa risaputa. Meno che l’ingombrante presenza del padre avesse finito per mettere in crisi anche il rapporto con il figlio, il neo-acquisto dei Pelicans Lonzo Ball. L’ultima puntata apparsa online della serie in onda su Facebook – Ball in the family, che segue proprio le vicende della famiglia di Chino Hills – ha invece portato sotto gli occhi di tutti un rapporto sicuramente incrinato tra padre e figlio. “La nostra relazione non è più quella di una volta”, ammette l’ex point guard dei Lakers. “Non parliamo più molto, tanto che non so dire come si senta lui in questo momento. So soltanto che vuole sempre il meglio per me. Dovrebbe essere felice – conclude Lonzo – ma non lo so”. Parole che testimoniano una certa freddezza tra i due, confermata anche dalla risposta del giovane Ball sulle reazioni del padre alla sua nuova destinazione (New Orleans) dopo lo scambio organizzato dai Lakers: “Non lo so: in realtà non parliamo un granché”. A complicare i rapporti tra i due anche la poco gloriosa fine del tanto sbandierato progetto Big Baller Brand, il brand alternativo ai grandi marchi sportivi che avrebbe dovuto lanciare (anche dal punto di vista commerciale) la carriera di/dei Ball. Accuse di truffa e sottrazione di denaro (si parla di 1.5 milioni di dollari) da parte di Alan Foster, amico di vecchia data di LaVar e co-fondatore del brand, hanno portato alla scelta di Lonzo di distanziarsi dalle tre B, probabilmente causando ulteriori motivi di conflitto con il padre. Che interrogato sullo stato dei rapporti con la guardia oggi ai Pelicans ha semplicemente commentato: “Le cose ultimamente non sono state semplici, ma sono ottimista che miglioreranno. Ci vorrà soltanto un po’ di tempo”.