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NBA, preoccupa l'infortunio a Anthony Davis: risonanza al pollice per saperne di più

NBA

Il lungo dei Lakers costretto a lasciare il parquet già nel primo tempo quando, in un tentativo di stoppata, si infortuna al pollice della mano destra. Brooklyn coglie il secondo successo sui gialloviola in Cina, mentre Phoenix sbanca Portland

NBA CHINA GAME A SHANGAI: NETS-LAKERS, GARA-1

Brooklyn Nets-Los Angeles Lakers 91-77

A Shangai a finire ko (dopo solo un minuto) è stato Kyrie Irving, fuori anche nella seconda sfida giocata in Cina tra Nets e Lakers. A Shenzhen è toccato ad Anthony Davis doversi fermare già nel primo tempo, dopo essersi procurato un dolore al pollice della mano destra in un tentativo di stoppata sul finire del primo quarto. Il neo-acquisto gialloviola ha inizialmente provato a restare in campo, disputando spezzoni anche del scondo quarto, ma poi ha scelto di riparare negli spogliatoi per farsi assistere dai medici gialloviola, che dopo avergli inizialmente applicato del ghiaccio sulla mano hanno scelto di non farlo più tornare in campo. Quando la gara è terminata al ghiaccio si è sostituito un bendaggio ed è arrivata la prima diagnosi: lesione al pollice destro di grado 1 e quindi - in termini medici - leggera, lieve, la meno grave rispetto a quella di grado 2 (moderata) o 3 (severa). Al momento sembrerebbe non esserci nessun interessamento ai legamenti della mano, ma appena i Lakers saranno tornati a Los Angeles, nella giornata di domenica, il giocatore verrà sottoposto a una risonanza magnetica per avere la diagnosi finale e quindi anche i tempi di recupero. Resta possibile che il n°3 gialloviola, anche per precauzione, abbia concluso qui la sua preseason NBA. 

Caris LeVert, ritorno in campo vincente

Se i Lakers hanno ricevuto notizie, non certo positive, dall'infermeria, dal campo non è andata meglio nella seconda gara della trasferta cinese. A farla da padrone almeno inizialmente è stato Caris LeVert, un altro che “gara-1” a Shangai aveva dovuto vederla da spettatore dopo aver subìto un colpo al viso. Per il n°22 dei Nets già 15 punti all’intervallo con 6/9 al tiro e tre triple a bersaglio, punti fondamentali per costruire il +11 con cui Brooklyn ha chiuso il primo tempo. Il vantaggio dei newyorchesi è poi anche cresciuto nel corso del terzo quarto, mentre il pubblico di Shenzhen ha intonato cori di “LBJ, LBJ” per convincere coach Frank Vogel sulla panchina gialloviola a rimettere in campo almeno il n°23, che invece è rimasto comodamente seduto per tutti i 24 minuti del secondo tempo. È allora Kentavious Caldwell-Pope a cercare di riportare in partita i Lakers, tra i migliori marcatori dei suoi (insieme a un positivo Avery Bradley) e protagonista anche del gesto (mancato) più spettacolare di tutta la partita, quando il suo tentativo super spettacolare di schiacciata in transizione si inchioda sul ferro. Brookyn però – complici le difficoltà offensive dei Lakers, che tirano solo il 33.7% dal campo e un pessimo 5/32 da tre punti – non perde mai il controllo della partita, nonostante le 26 palle perse, un aspetto che coach Atkinson sarà chiamato a correggere al più presto. In casa Nets in gran spolvero ancora una volta un ottimo Taurean Prince: l’ex giocatore degli Hawks manda a bersaglio quattro triple (su cinque tentate) e termina con 14 punti, mentre LeVert chiude come miglior marcatore di tutto l’incontro a quota 22 con un ottimo 8/11 al tiro. Per LeBron James la travagliata trasferta cinese termina con solo 12 minuti di campo a Shenzhen, e un 2/7 al tiro non certo brillante per 6 punti.

Portland Trail Blazers-Phoenix Suns 118-134

Nell'unica altra gara di preseason disputata nonostante le assenze di Devin Booker, Deandre Ayton e Ricky Rubio, Phoenix è riuscita comunque ad avere la meglio, in trafserta, dei Portland Trail Blazers. Il merito va soprattutto a Kelly Oubre Jr., autore di 19 punti con 3 triple a segno, e alla matricola Cameron Johnson, che di triple a segno ne ha messe addirittura 4 chiudendo con 18 punti (gli stessi di Tyler Johnson) e destando grande impressione. Ai Blazers non sono bastati i 27 punti in 31 minuti di CJ McCollum e i 18 in 30 di Damian Lillard. Nonostante la presenza in campo della propria coppia di superstar - e di una prestazione positiva (5/5 al tiro per 12 punti) del nuovo arrivo Hassan Whiteside - i padroni di casa pur tirando il 53% abbondante dal campo hanno pagato le 22 palle perse e una difesa che ha concesso il 53.3% da tre punti (24/45, nuovo record di franchigia per triple realizzate) ai Suns, che raccolgono così la seconda vittoria in preseason su tre incontri.