Please select your default edition
Your default site has been set

NBA al via senza Zion Williamson: si ferma per due settimane

NBA

Sono esclusi problemi gravi al ginocchio destro della prima scelta assoluta, ma i New Orleans Pelicans vogliono andarci con i piedi di piombo. L'ex stella di Duke salterà il season opener e le prime due settimane circa. Il suo posto in quintetto potrebbe andare a Nicolò Melli

Doccia fredda per chi aspettava con ansia l’esordio di Zion Williamson in NBA. Secondo quanto riportato da ESPN, il rookie più atteso della stagione salterà “un periodo di qualche settimana” per cominciare la regular season. Nella giornata di ieri i New Orleans Pelicans avevano comunicato che la prima scelta all’ultimo Draft avrebbe saltato l’ultima partita di preseason per un problema al ginocchio destro, ma non ci si aspettava che fosse in dubbio anche il suo debutto nella NBA — previsto per la notte tra martedì e mercoledì sul campo dei campioni in carica dei Toronto Raptors. I Pelicans, secondo quanto scritto, hanno escluso che si tratti di un infortunio grave e stanno affrontando la questione con molta cautela, pur mantenendo l’assoluta fiducia nel fatto che Williamson possa recuperare al 100% dal suo problema. Rimane comunque un dispiacere per chi attendeva il suo debutto, programmato in diretta nazionale dalla NBA proprio per cavalcare il grande hype attorno al numero 1 di New Orleans, che in preseason ha registrato cifre da record.

Melli titolare alla prima in NBA?

L’infortunio di Williamson potrebbe aprire le porte del quintetto a Nicolò Melli, che potrebbe fare il suo debutto in NBA giocando da titolare contro i Raptors essendo l’unico “4” di ruolo in grado di aprire il campo nel roster di coach Alvin Gentry. Melli si gioca il posto con Jahlil Okafor, che potrebbe essere schierato da 5 con lo slittamento di Derrick Favors da 4 come ai tempi dei Jazz, oppure eventualmente con il rookie Jaxson Hayes (sempre con lo slittamento di Favord), ma la sua versatilità dovrebbe favorirlo nelle scelte di Gentry. Pur in una situazione spiacevole, sarebbe comunque una soddisfazione per il terzo italiano in NBA.