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NBA, New York Knicks, disastro senza fine. Fizdale ora rischia: "Impegno disgustoso"

NBA

L’ottava sconfitta consecutiva dei New York Knicks è arrivata con -37 in casa contro Denver che fa seguito al -44 di Milwaukee. Coach David Fizdale è sempre più vicino al licenziamento: "Colpa mia? Non mi interessa. Il nostro impegno è stato disgustoso" ha detto dopo la gara

È passato poco più di un mese da quando Steve Mills e Scott Perry, i due capi della dirigenza dei New York Knicks, sono stati costretti dal proprietario James Dolan a presentarsi davanti alla stampa per spiegare il disastroso inizio di stagione della squadra. In quella occasione i due hanno dichiarato che le valutazioni sull’andamento dell’annata sarebbero state fatte ogni dieci gare: ebbene, se nella prima decade di partite il record dei Knicks era di 2-8, nelle successive dodici è stato di 2-10, fino al 4-18 attuale che li vede sul fondo della Eastern Conference. New York è arrivata a otto sconfitte consecutive e, dopo due prestazioni comunque quasi accettabili con Philadelphia e Boston, ha perso di 44 punti contro i Milwaukee Bucks e di 37 con i Denver Nuggets in una partita già finita all’intervallo. E il licenziamento di David Fizdale, dato ormai per assodato già da tempo, si fa sempre più vicino.

Fizdale: "Sono ancora l’allenatore di questa squadra"

Nella famosa conferenza stampa di un mese fa Steve Mills, presidente dei Knicks, aveva dichiarato che “Scott e io non siamo felici di dove ci troviamo in questo momento”, aggiungendo che “La squadra non sta performando al livello che ci aspettavamo, e tutti quanti dobbiamo fare un lavoro migliore per portare un prodotto soddisfacente in campo”. Parole che sono state lette come un’accusa nei confronti di coach Fizdale, il quale però dopo la partita contro Denver ha continuato a non rispondere sul suo possibile licenziamento: “Se penso che la colpa sia mia? Non mi interessa davvero per nulla. Non ci penso neanche, a dir la verità. Penso alla prossima squadra che dobbiamo affrontare e a come aiutare i ragazzi nello spogliatoio. Sono ancora l’allenatore di questa squadra”. Questo non gli ha comunque impedito di definire come “disgustoso” l’impegno prodotto dai suoi in campo, dopo che aveva commentato la sconfitta con Milwaukee dicendo che avrebbe potuto rappresentare l’occasione per rispondere subito e cambiare marcia. 

Il crollo contro Denver e le parole di Marcus Morris

Niente di tutto questo: i Knicks sono crollati sotto un parziale di 23-1 nel secondo quarto e non si sono più rialzati, mentre il Madison Square Garden li riempiva di fischi e qualcuno gridava “Fire Fizdale”. Arrivati a questo punto potrebbe davvero succedere da un momento all’altro, con il suo posto che potrebbe essere preso da uno dei suoi assistenti, ma non cambia la realtà di un roster costruito male e con poco talento, oltre che scarsa personalità. “Fiz fa il meglio per noi, ci mette tutto quello che ha” ha detto Marcus Morris, che ha evitato di rispondere sul possibile licenziamento del coach. “Alla fine siamo noi quelli che scendono in campo: lui può solo allenare, non può giocare al posto nostro”.