Le canotte n°23 e n°3 - di LeBron James e Anthony Davis - invadono gli scaffali di ogni negozio. Ma forte di un contratto garantito fino a fine stagione soltanto da poche ore, la maglia di Howard è virtualmente introvabile. E quindi la più cercata
Ha dovuto aspettare il 7 gennaio per vedere il suo contratto con i Lakers diventare garantito fino al termine della stagione ma, con ogni probabilità, Dwight Howard dovrà aspettare ancora qualche giorno per vedere arrivare negli store cittadini anche la sua maglia gialloviola n°39. Che oggi, a Los Angeles, è virtualmente introvabile. Nei negozi ci sono pareti intere dedicate alle due superstar di squadra, il 23 di LeBron James e il 3 di Anthony Davis declinati in ogni salsa. Poi sugli scaffali trovano spazio le maglie di Kentavious Caldwell-Pope e di Avery Bradley, di Rajon Rondo, Kyle Kuzma, o JaVale McGee, quella di Alex Caruso è sempre più richiesta, mentre anche le canotte di giocatori di ruolo come Troy Daniels, Jared Dudley o Quinn Cook sono tutto sommato facilmente reperibili. Ma di Howard, fino a oggi, neppure l’ombra. “È la prassi – fanno sapere dagli store dei Lakers – perché non vengono mai fatti ordini per maglie di giocatori che non sono titolari di un contratto garantito”. E così – complice la difficoltà nel reperirla, complice la scelta di un numero alquanto particolare (nessun Lakers ha mai indossato il n°39 nella storia della franchigia e quest’anno il centro di riserva di L.A. è l’unico giocatore a sfoggiare questo numero in tutta la lega) – oggi nella città degli angeli la canotta di Dwight Howard è diventato il nuovo oggetto di culto che i veri tifosi vogliono avere. Chi l’avrebbe detto soltanto due mesi fa…