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NBA, 39 punti di Kawhi Leonard e i canestri decisivi di Williams: L.A. passa a New Orleans

NBA
©Getty

Poca difesa in campo e attacchi scatenati: ne segna 39 (con 15/28 al tiro) l'MVP delle ultime finali, ne aggiunge 32 Lou Williams, ma i Pelicans, che pagano le troppe palle perse, escono a testa alta con un Lonzo Ball in tripla doppa e un Derrick Favors perfetto al tiro (10/10). Solo 5 minuti in campo e zero punti per Nicolò Melli

NEW ORLEANS PELICANS-L.A. CLIPPERS 130-133 
Manca Paul George nei Clippers, Melli parte dalla panchina per coach Alvin Gentry in casa Pelicans, ma i primi protagonisti in avvio di gara sono Kawhi Leonard da una parte e (un po' a sorpresa) Derrick Favors dall'altra. Molto positivo per i padroni di casa anche l'impatto di Lonzo Ball, che cerca di firmare il primo mini-allungo di New Orleans: L.A. però sa come reagire, affidandosi a due facce note in uscita dalla panchina: Montrezl Harrell porta a scuola Jaxson Hayes possesso dopo possesso, mentre Lou Williams si diverte a collezionare falli e viaggi in lunetta, mettendo in mostra un bagaglio di trucchi da giocatore espertissimo qual è. I Clippers restano sempre in ruota ai Pelicans pur concedendo a Brandon Ingram e compagni percentuali al tiro stratosferiche, ma l'affondo dei padroni di casa non arriva per le tante palle perse che mantengono in partita L.A., che chiude sotto di 2 il primo quarto (35-33). Nel secondo quarto però, se possibile la difesa degli uomini di coach Rivers (esasperato in panchina) fa ancora peggio: concede 45 punti nella frazione ai Pelicans, che all'intervallo sono sopra di 8 avendo già segnato 80 punti, con percentuali che restano quasi irreali (oltre il 63% dal campo e 11/21 da tre punti). Quattro giocatori del quintetto base di Alvin Gentry sono già in doppia cifra all'intervallo (15 con 7/7 per Derrick Favors, che resta il top scorer), mentre dall'altra parte ne ha 21 (di cui 15 nel primo quarto) Kawhi Leonard e 30 in due la coppia Williams-Harrell dalla panchina. 

Secondo tempo

I Pelicans provano a dare uno strappo nel terzo quarto, un allungo che possa metterli al riparo dalla maggio esperienza (e dal maggior talento) dei vari Leonard e Williams nel finale di partita, ma pur mantenendo per diversi minuti un vantaggio anche in doppia cifra la rimonta dei losangelini arriva lenta e inesorabile. Prima è Leonard a imporre la sua legge con ripetuti uno-contro-uno; poi - quando un po' di stanchezza e la buona difesa di Josh Hart gli tolgono qualche soluzione - ci pensa proprio Lou Williams. I punti del n°23 dei Clippers e una difesa finalmente degna di questo nome nell'ultimo quarto (quando New Orleans viene tenuta a soli 20 punti segnati) permettono la rimonta e il sorpasso degli ospiti, che nel finale possono chiudere i conti con la tripla ancora di Leonard. Il n°2 di L.A. però sbaglia e allora lascia un'ultima chance ai Pelicans. Il tiro da tre del potenziale pareggio va (educatamente) nelle mani di JJ Redick con soli 2 secondi scarsi da giocare, ma la conclusione, fuori equilibrio, trova solo il ferro. Passano i Clippers guidati dai 39 punti di un immenso Kawhi Leonard, che al 15/28 al tiro aggiunge anche 6 asssis e 6 rimbalzi, e con la coppia Williams-Harrell capace di produrre 56 punti in due, 32 il primo, 24 il secondo. A New Orleans non basta la tripla doppia di Lonzo Ball, che chiude con 18 punti, 11 assist e 10 rimbalzi, i 22 di Derrick Favors perfetto dal campo (10/10 al tiro per lui, che ha mandato a segno gli ultimi 19 tiri presi) e i 21 di Brandon Ingram. Gli uomini di coach Gentry pagano le 21 palle perse, da cui i Clippers ricavano 24 punti e (anche) il terzo successo in fila.