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NBA, John Beilein non è più l'allenatore dei Cleveland Cavs: al suo posto J.B. Bickerstaff

NBA
©Getty

Come anticipato nelle ultime ore, John Beilein ha scelto di abbandonare la panchina dei Cleveland Cavaliers. Alla base della decisione motivazioni personali e un feeling mai nato con la NBA. Al suo posto promosso capo allenatore fino a fine stagione J. B. Bickerstaff

L’esperienza di John Beilein su una panchina NBA è già arrivata ai titoli di coda. Come anticipato sia da ESPN che da The Athletic nelle ultime ore, l’allenatore 67enne dei Cleveland Cavaliers ha scelto di lasciare la panchina con effetto immediato, senza neanche rientrare dopo la pausa per l’All-Star Game. Una decisione per certi versi clamorosa, visto che l’allenatore aveva firmato un contratto di cinque anni solo nel 2019 per lasciare l’università di Michigan. Alla base della decisione ci sarebbe l’incapacità dell’allenatore di adattarsi a un mondo completamente diverso come quello della NBA, con le tantissime sconfitte (40 nelle prime 54 partite, peggior record della Eastern Conference) che hanno avuto un peso personale sull’umore del coach. A questo si aggiunge la difficile situazione del figlio Patrick, che ha rassegnato le dimissioni dalla panchina dell’università di Niagara lo scorso ottobre in circostanze controverse senza aver mai allenato neanche una partita – una situazione che ha pesato molto anche sul coach dei Cavs.

I tanti problemi di Beilein con lo spogliatoio di Cleveland

Il tutto senza parlare delle ben note difficoltà a “connettere” con lo spogliatoio di Cleveland, a partire dal famigerato episodio della sessione video di gennaio in cui ha definito i suoi giocatori come “thugs” (teppisti) mentre intendeva dire “slugs” (lumaconi, pigri). Beilein si è immediatamente scusato con i giocatori, ma l’episodio ha finito per creare una spaccatura tra coach e spogliatoio – acuita ancora di più dalle intemperanze in campo di Tristan Thompson (che gli ha gridato contro durante un timeout) e Kevin Love (che ha sfogato la sua frustrazione in maniera palese sul parquet). I giocatori in generale non erano contenti del lavoro di Beilein, citando il focus eccessivo sui fondamentali, le lunghissime sessione video e la mancanza di versatilità offensiva del’allenatore. Le 14 sconfitte con almeno 20 punti di scarto e la peggiore casalinga nella storia della franchigia (-41 contro gli L.A. Clippers) sono solo la punta di un iceberg che va molto più in profondità, in una situazione che torna a far precipitare i Cavs nei bassifondi NBA già frequentati in assenza di LeBron James.

Il sostituito di Beilein: J.B. Bickerstaff soluzione interna

I Cavs hanno già in casa la soluzione per la sostituzione di Beilein. Quando il General Manager Koby Altman ha assunto J.B. Bickerstaff, infatti, l’idea è che prima o poi l’ex allenatore di Houston e Memphis prendesse eventualmente il posto dell’ex allenatore di Michigan – anche se nessuno si aspettava che potesse succedere dopo meno di una stagione. In ogni caso, Bickerstaff – il cui padre Bernie è nei quadri dirigenziali dei Cavs – ha già familiarità con il roster ed era il punto di riferimento per i veterani della squadra. La sua nomina ne fa il sesto capo allenatore nelle ultime sette stagioni per Cleveland – che solo dopo l’addio di LeBron James ha già visto avvicendarsi Tyronn Lue, Larry Drew e Beilein sulla panchina.