NBA, risultati della notte: OKC sbanca Boston, crollo Bucks a Phoenix senza Giannis
Vittoria in rimonta per i Thunder in casa dei Celtics, guidati dai 28 punti di Chris Paul, i 18 di Danilo Gallinari e il canestro decisivo di Dennis Schröder. Milwaukee crolla a Phoenix subendo 140 punti, con Giannis Antetokounmpo fuori per un problema al ginocchio. New Orleans supera Minnesota con 11 punti per Nicolò Melli, Houston perde ancora: tutti i risultati e gli highlights della notte
BOSTON CELTICS-OKLAHOMA CITY THUNDER 104-105 | Una rimessa laterale complicata, un raddoppio su Kemba Walker, una palla rubata e un canestro che regala il successo a OKC. Si conclude così la sfida equilibratissima e avvincente tra Celtics e Thunder, vinta dagli ospiti grazie agli ultimi due dei 27 punti realizzati in uscita dalla panchina da Dennis Schröder. Uno in meno del bottino raccolto da Chris Paul, miglior realizzatore del match e protagonista della rimonta che ha riportato avanti OKC nel punteggio dopo essere stati sotto di 18 lunghezze nel primo tempo
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITABene anche Danilo Gallinari, in campo per 34 minuti - anche a causa della rotazione ridotta dall’assenza di Shai Gilgeous-Alexander, alla prima partita saltata in carriera - e autore di 18 punti con 17 tiri dal campo, conditi con 6 rimbalzi e +8 di plus/minus (il dato migliore di squadra al pari di Chris Paul). Per OKC è una vittoria che vale il sorpasso sui Rockets al quinto posto a Ovest: puntare al fattore campo a favore ai playoff (almeno al primo turno) non è un’utopia
GUARDA I 18 PUNTI DI DANILO GALLINARIQuarta sconfitta in fila in casa per Boston (non accadeva dal 2015 ai Celtics), con Tatum che fallisce il tentativo del contro-sorpasso allo scadere e Kemba Walker che raccoglie il rimbalzo ma non fa in tempo a cercare l’ultima conclusione prima della sirena. Tutto il quintetto biancoverde termina il match in doppia cifra, guidato dai 24 punti messi a referto da Gordon Hayward. I Celtics restano così terzi a Est, con una vittoria in più e due sconfitte in meno in classifica rispetto ai Miami Heat
PHOENIX SUNS-MILWAUKEE BUCKS 140-131 | “È davvero strano vincere tre quarti e ritrovarsi battuti di 9 lunghezze”: questo il commento a fine partita di coach Budenholzer, che senza l’infortunato Giannis Antetokounmpo - fermato da una lieve distorsione al ginocchio che gli farà saltare anche la prossima sfida contro Denver - le prova tutte per porre rimedio a un disastroso primo quarto: Phoenix infatti parte 47-28 (peggior quarto difensivo della stagione dei Bucks) e conserva il vantaggio per i restanti 36 minuti, conquistando così uno dei successi più prestigiosi della regular season dei Suns
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITAProtagonista dello straordinario primo quarto giocato dai Suns è Devin Booker, che mette a referto 20 dei suoi 36 punti complessivi nella frazione d’apertura della sfida. Il n°1 di Phoenix chiude con un invidiabile 13/17 dal campo, con 4 triple, 5 rimbalzi e ben 8 assist a referto - miglior realizzatore di un quintetto che deve fare a meno di Deandre Ayton e che si gode i 24 punti di Aron Baynes i 21 di Mikal Bridges
GUARDA I 36 PUNTI DI DEVIN BOOKERDiscorso a parte invece va fatto per Ricky Rubio, mattatore per 48 minuti e autore della sua miglior partita stagionale, chiusa con 25 punti, 13 rimbalzi e 13 assist (e 3 recuperi) - il primo giocatore dei Suns dal 2005 a oggi, unico dopo Steve Nash, a terminare una partita con almeno una dozzina in tutte e tre le principali categorie statistiche: “È un onore per me essere paragonato a un campione del suo livello: è il giocatore che ammiravo da ragazzino, quello che ho sempre imitato mentre imparavo a giocare a pallacanestro”
GUARDA LA TRIPLA DOPPIA DI RICKY RUBIO CONTRO MILWAUKEESenza Antetokounmpo in campo a poter rispondere all’ottimo attacco Suns, i Bucks si affidano a Khris Middleton - miglior realizzatore del match con i suoi 39 punti con 13/26 dal campo, tre bersagli dalla lunga distanza e quattro assist. Eric Bledsoe, l’ex di giornata, ne aggiunge 28 e 7 assist in uscita dalla panchina, ma per una volta Milwaukee si ritrova a corto di alternative, incassando la seconda sconfitta in fila, la terza delle ultime quattro e concludendo così la peggior settimana di questa trionfale regular season
GUARDA I 39 PUNTI DI KHRIS MIDDLETONMINNESOTA TIMBERWOLVES-NEW ORLEANS PELICANS 107-120 | New Orleans batte a domicilio Minnesota, sale al nono posto a Ovest al pari dei Sacramento Kings e prova a rilanciare una rincorsa ai playoff che vede i Pelicans al momento distanti ben quattro partite dai Grizzlies ottavi. Davanti al tutto esaurito del Target Center - favorito dall’orario mattutino e dalla curiosità di vedere dal vivo una delle squadre più divertenti della NBA - Zion Williamson ha piazzato un paio di schiacciate spettacolari, chiudendo la sfida con 23 punti e 7 rimbalzi a referto (raccolta grazie alla solita efficacia al tiro in un match da 9/15 complessivo dal campo)
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITAIl migliore in campo però è stato Jrue Holiday: 37 punti (nuovo massimo stagionale) e tripla doppia sfiorata grazie ai suoi 9 assist e 8 rimbalzi, dominante nel gioco e sempre presente in tutte le fasi cruciali della sfida. Un giocatore chirurgico nell’esecuzione, troppo spesso passato inosservato in un gruppo in cui le attenzioni sono focalizzate sui giovani talenti a disposizione di coach Gentry: “È pazzesco, quando gioca così possiamo battere chiunque. Abbiamo tutti da imparare da lui”, chiosa Zion Williamson
GUARDA I 37 PUNTI DI JRUE HOLIDAYPositivo anche l’impatto di Nicolò Melli a gara in corso - sempre più il sesto uomo di riferimento dei Pelicans, soprattutto in attacco. Il n°20 azzurro firma 11 dei 18 punti complessivi che New Orleans raccogliere in uscita dalla panchina, in un match da ben 7 tiri liberi tentati (sintomo di grande aggressività per un giocatore che non va così spesso in lunetta) e con 3 canestri a referto su 7 conclusioni totali
GUARDA GLI 11 PUNTI DI NICOLO' MELLIContinua invece la disastrosa stagione dei Timberwolves, incapaci di andare oltre i 21 punti e 9 rimbalzi di Malik Beasley e i 19 messi a referto da D’Angelo Russell. E proprio il nuovo arrivato da Golden State è il simbolo delle difficoltà di una squadra che sta chiaramente facendo il conto alla rovescia in attesa del termine della regular season: nelle ultime cinque gare Russell ha tirato 28/85 dal campo, raccogliendo un misero 32.9%. Così diventa complicato sperare di vincere qualche partita
HOUSTON ROCKETS-ORLANDO MAGIC 106-126 | Continuano a perdere gli Houston Rockets, arrivati alla quarta sconfitta consecutiva e sempre più in difficoltà. A metterle tutte in mostra ci pensa un DJ Augustin da 24 punti in uscita dalla panchina, seguito dai 19 di Aaron Gordon e i 18 di Markelle Fultz più altri tre giocatori tutti a quota 16 (Vucevic, Carter-Williams e Ross). All’intervallo i Magic erano già avanti di 25, portando a casa la seconda vittoria in fila grazie a un vantaggio di 22-8 nei punti da seconda opportunità
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITAA Houston ormai è tempo di suonare un primo campanello d’allarme, dato che le quattro sconfitte in fila pareggiano la peggior striscia stagionale. Russell Westbrook ha realizzato la sua 33^ partita in fila con almeno 20 punti, ma ha anche commesso 8 delle 18 palle perse dei suoi; James Harden ne ha messi 23, ma tirando solo 6/19 dal campo. “Non siamo preoccupati, solo frustrati” ha detto il Barba dopo la partita, pur dicendosi fiducioso di poter invertire il momento negativo
DALLAS MAVERICKS-INDIANA PACERS 109-112 | Sei punti consecutivi di Victor Oladipo nel finale chiudono i conti in favore dei Pacers e regalano a Indiana un successo che serve a consolidare il quinto posto a Est. Gli ospiti, avanti per buona parte del match, si sono ritrovati sotto sul 109-104 a 3 minuti dal termine: da quel momento in poi però Dallas non è più riuscita a muovere la retina, mentre l’ex All-Star di Indiana ha trovato il modo di colpire e salire a quota 16 punti segnati - gli stessi messi a referto da TJ Warren e Myles Turner, migliori realizzatore dei Pacers alle spalle del solo Domantas Sabonis da 20 punti, 17 rimbalzi e 6 assist
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITADoncic sbaglia un paio di tentativi della lunga distanza nel rush finale, ma resta il miglior realizzatore del match con i suoi 36 punti raccolti grazie al 13/26 dal campo e alle quattro triple a referto. Il n°77 sloveno aggiunge anche 10 rimbalzi e 8 assist, nella solita prestazione offensiva che tiene a lungo a galla i Mavericks. Da sottolineare anche i 30 punti realizzati da Tim Hardaway Jr. che chiude con 11/21 dal campo e 6/11 dall’arco. Incolore e impreciso invece Kristaps Porzingis, che sbaglia tantissimo in un match da 3/17 complessivo e soli 9 punti a referto
GUARDA I 36 PUNTI DI LUKA DONCICSACRAMENTO KINGS-TORONTO RAPTORS 113-118 | Il titolo NBA vinto dai Raptors ha dato loro una consapevolezza superiore, che diventa evidente specialmente nei quarti finali delle partite. Kyle Lowry ha guidato i suoi con 30 punti di cui 13 nel quarto finale, cominciato commettendo subito il suo quinto fallo; altri 11 ne ha messi Pascal Siakam, che ha poi chiuso con 23 in un quintetto tutto in doppia cifra per la terza vittoria in fila dei canadesi
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITAIl migliore di tutti è stato però Norman Powell con 31 punti, alla seconda partita in fila sopra quota 30 dopo i 37 in casa di Golden State. Serge Ibaka ha chiuso in doppia doppia con 15+10 e OG Anunoby ne ha aggiunti 12, mentre Marc Gasol è tornato in campo dopo aver saltato le ultime 15 gare in fila (3 punti e 2 rimbalzi in 16 minuti)
Sacramento aveva vinto sette delle nove partite disputate dopo la pausa per l’All-Star Game, ma è ora stata agganciata da New Orleans al nono posto nella Western Conference (sempre con 4 gare da recuperare a Memphis). De’Aaron Fox ci ha provato fino all’ultimo segnando 28 punti, seguito dai 15 a testa delle riserve Alex Len e Kent Bazemore, ma ha sbagliato la tripla del sorpasso a 22 secondi dalla fine e Nemanja Bjelica ha fallito quella del pareggio a quota 116
CLEVELAND CAVALIERS-SAN ANTONIO SPURS 132-129 OT | Ritorno nel migliore dei modi sul parquet per Andre Drummond, assente nelle ultime tre sfide dei Cavaliers a causa di un infortunio alla gamba e protagonista nel successo all’overtime contro San Antonio. Autore di 28 punti e 17 rimbalzi, è lui a firmare il canestro del sorpasso sul 124-122 durante i 5 minuti supplementari, a cui fa seguito la tripla di un impreciso Kevin Love fino a quel momento. Una volata finale che premia una squadra che manda otto giocatori in campo, di cui sette chiudono in doppia cifra (26 punti per Collin Sexton), mentre l’unico a rimanere a secco è Tristan Thompson, che segna 2 punti in 8 minuti e poi è costretto a lasciare la sfida a causa di un problema all’occhio
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITASi fa invece sempre più in salita la stagione degli Spurs, lontani dai playoff e ormai quasi certi di dire addio ai playoff dopo una striscia di partecipazioni consecutive lunga più di 20 anni. Alla sirena finale sono 25 punti e 8 rimbalzi per DeMar DeRozan, mentre Marco Belinelli resta fuori dai giochi, ancora infortunato come LaMarcus Aldridge e Jakob Poeltl
WASHINGTON WIZARDS-MIAMI HEAT 89-100 | I Miami Heat avevano proprio bisogno di una trasferta a Washington per interrompere una striscia di quattro sconfitte in fila lontano da casa, e sono riusciti a farlo nonostante l’assenza di Jimmy Butler. La stella degli Heat è infatti rientrata negli spogliatoi nel terzo quarto per un problema all’alluce e non ne è più uscito, lasciando il palcoscenico a un Bam Adebayo da 27 punti e 14 rimbalzi
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITAA fare la differenza è stato un mega parziale di 25-3 in favore degli ospiti, trasformando uno svantaggio di 8 lunghezze in un +14 grazie all’ormai “solito” 7/11 dalla lunga distanza di Duncan Robinson (23 punti). In casa Wizards per una volta il miglior realizzatore non è stato Bradley Beal (che ha visto interrompersi a 21 la sua striscia di gare con almeno 25 punti, fermandosi a 23) ma Shabazz Napier con 27, seguito dai 25 di un Davis Bertans autore di 8 triple
BROOKLYN NETS-CHICAGO BULLS 110-107 | La prima partita dell’allenatore a interim Jacque Vaughn sulla panchina dei Nets si chiude con un successo: merito dei 24 punti realizzati da Spencer Dinwiddie, che firma anche i liberi che nel finale lasciano quel minimo di margine necessario a Brooklyn per conquistare la seconda vittoria in fila e restare davanti ai Magic al settimo posto a Est. Caris LeVert e Joe Harris ne aggiungono 23 a testa, mentre sono 11 con ben 15 rimbalzi per DeAndre Jordan - partito in quintetto e autore degli stessi canestri di Jarrett Allen (4/5 per entrambi)
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITASulla partita e sulla stagione dei Bulls invece resta davvero poco da dire: senza l’infortunato Zach LaVine, a Chicago non resta che affidarsi a Lauri Markkanen in quintetto (16 punti, unico in doppia cifra tra i titolari) e a Otto Porter in uscita dalla panchina - 25 punti e un eloquente +19 di plus/minus. Con lui sul parquet insomma le cose hanno funzionato, peccato non sia bastato a evitare la terza sconfitta in fila, la quinta delle ultime sei, la 15^ nelle ultime 17 sfide
NEW YORK KNICKS-DETROIT PISTONS 96-84 | Per una volta il pubblico del Madison Square Garden può gioire, godendosi una vittoria della squadra di casa grazie a un ottimo ultimo quarto invece della solita bruciante sconfitta. I padroni di casa hanno tenuto gli avversari a soli 13 punti nel quarto finale, cominciandolo con un parziale di 10-3 e dando palla dentro a Julius Randle, autore alla fine di 22 punti e 12 rimbalzi, seguito dai 16 con 6 assisti di Elfrid Payton
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITAQuarta sconfitta in fila nonché 11^ nelle ultime 12 per i Pistons, a cui non è servita la quarta gara in fila sopra quota 20 di Christian Wood (22 e 8 rimbalzi). Nel quarto finale la squadra ospite ha segnato solamente 4 dei 19 tiri tentati, e solo due tiri liberi di Wood hanno impedito ai Knicks di produrre la loro miglior prestazione difensiva stagionale — anche se la stanchezza e lo scarso talento di Detroit hanno dato una grossa mano alla squadra di Mike Miller
LOS ANGELES LAKERS-LA CLIPPERS 112-103 | Dopo le prime due sconfitte stagionali nel derby di L.A., i Lakers si prendono una rivincita e fermano la striscia di sei vittorie dei Clippers, sconfitti nonostante i 31 punti di Paul George e i 27 di Kawhi Leonard. Sono 58 quelli della coppia James/Davis, ne aggiunge 24 un ottimo Avery Bradley
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