NBA, Chris Paul pagò da bere ai Jazz in attesa del test: “Grande gesto”
coronavirusDall’articolo di The Athletic che racconta l’ultima complicata serata vissuta a Oklahoma City prima della sospensione del match tra Thunder e Jazz, è venuto fuori un dettaglio: il gesto di CP3 nei confronti degli avversari colti alla sprovvista dalla positività di Rudy Gobert al coronavirus
In una delle serate più surreali della storia recente (e non solo) della NBA e dello sport statunitense, il caos e il totale spaesamento sono stati i sentimenti e le sensazioni dominanti nella testa dei giocatori coinvolti. 11 marzo 2020, la partita tra Jazz e Thunder prima tarda a cominciare e nel giro di poche decine di minuti viene sospesa così come tutta la regular season. Rudy Gobert è risultato positivo al coronavirus e la NBA ha deciso di stoppare tutte le gare e gli appuntamenti futuri almeno per un mese. Un fulmine a ciel sereno per tutti e in modo particolare per i giocatori dei Jazz, compagni di squadra del francese e isolati all’interno dello spogliatoio della Chesapeake Energy Arena - impauriti e confusi in attesa del test e di capire cosa sarebbe accaduto. Il problema a quel punto oltre a organizzare logisticamente cosa fare (i Jazz sono rimasti a Oklahoma City, come previsto dai protocolli sanitari), era anche cosa mangiare e cosa fare in attesa dell’arrivo di comunicazioni ufficiali. Dalla puntuale ricostruzione fatta da Athletic, è venuto fuori che ai rifornimenti di bevande abbia pensato Chris Paul - presente nell’altro spogliatoio a poche decine di metri di distanza e da sempre indicato come uno dei giocatori più generosi della lega. Un gesto per tirare su di morale i colleghi, rappresentati dalla point guard di OKC anche in maniera istituzionale come presidente della NBPA: grazie alle richieste di CP3, nel giro di un'ora è stato trovato il modo attraverso le guardie di sicurezza di far arrivare un catering con birra e vino. Lo racconta lo stesso coach Snyder, che preferisce non aggiungere particolari riguardo le bevende giunte in spogliatoio: “Una delle cose più belle di quelle ore difficili è stata l'idea e la vicinanza mostrata da Chris Paul, che ha provveduto a farci arrivare qualcosa da mangiare e da bere. Un grande gesto”. Per una volta si sarà fatto uno strappo alla regola: in quel momento infatti c'erano altre problematiche ben più importanti con cui doversi confrontare.