NBA, Zach LaVine sceglie il suo quintetto ideale dei Bulls: e in guardia non c'è Jordan
Oggi è lui il "giocatore franchigia" di un'edizione dei Bulls sicuramente non leggendaria come quelle del passato. Ma Zach LaVine conosce bene la storia della sua squadra e accetta allora di compilare il suo quintetto ideale all-time. Non senza qualche sorpresa
Zach LaVine è famoso per non risparmiarsi un’opinione. Ne sa qualcosa il suo allenatore, Jim Boylen, con cui ha un rapporto di amore&odio e che più volte ha visto i due scontrarsi. C’è allora da aspettarsi qualche scelta perlomeno controversa quando all’attuale guardia dei Chicago Bulls viene chiesto di indicare i cinque giocatori da inserire nel suo quintetto all-time della franchigia dell’Illinois. Andiamo a scoprirli, in rigoroso ordine di ruolo
POINT GUARD | DERRICK ROSE | Difficile non optare per l'MVP più giovane della storia della lega, impresa riuscita al prodotto di Englewood nella stagione 2010-11 proprio in maglia Bulls. E già questo traguardo fa di Rose la scelta quasi obbligata per lo spot di point guard
GUARDIA | ZACH LAVINE | Se Rose poteva essere la scelta più ovvia per il ruolo di "1", per quello di "2" non si inizia neppure a discutere, no? No. Zach LaVine - modesto il giusto - fa il suo nome e non quello di Michael Jordan come guardia titolare del suo quintetto ideale all-time dei Chicago Bulls. Lesa maestà?
ALA PICCOLA | MICHAEL JORDAN | Ecco spiegato l'affronto della scelta precedente. LaVine sceglie di "plasmare" il suo quintetto con un look più moderno, e allora MJ può tranquillamente scalare dalla posizione di "2" a quella di "3", grazie a fondamentali da antologia e da una grande capacità di giocare anche spalle a canestro
ALA GRANDE | SCOTTIE PIPPEN | Lo stesso discorso vale anche per Scottie Pippen, ala piccola naturale ma che nella pallacanestro moderna potrebbe tranquillamente giocare da "stretch 4" con la sua capacità di aprire il campo e di giostrare abilmente sul perimetro. Un altro Hall of Famer nella top 5 di Lavine
CENTRO | PAU GASOL | Non esistono più i centri di ruolo e allora anche Pau Gasol, a lungo protagonista da "4" nella sua carriera può "scalare" di una posizione e ricoprire il ruolo di centro nel quintetto ideale dei Bulls di LaVine. Scelta ancora più curiosa se si pensa cha il catalano ha giocato a Chicago soltanto due stagioni, e senz'altro non le migliori della sua carriera. Ma LaVine va col talento, e Gasol in questo è secondo a pochi