Please select your default edition
Your default site has been set

Kobe ai compagni nel 2015: "Sono venuto a salutare gli scarsoni che verranno scambiati"

LAKERS
©Getty

Jeremy Lin ha raccontato un aneddoto del suo periodo ai Lakers, quando nel 2015 Kobe Bryant infortunato arrivò al campo di allenamento il giorno prima della deadline del mercato: "Ci disse: 'Sono venuto a salutare gli scarsoni che domani verranno scambiati'"

Nei suoi giorni da giocatore, Kobe Bryant era noto per avere un approccio duro nei confronti dei suoi compagni, un po’ come Michael Jordan con i Chicago Bulls. Jeremy Lin, suo compagno di squadra nella stagione 2014-15, ha raccontato nel podcast di Danny Green un aneddoto molto gustoso del suo periodo con Kobe. “Al tempo era infortunato e non lo vedevamo da diverso tempo, quando a un certo punto arriva il giorno prima della deadline del mercato” ha raccontato Lin. “È entrato con la sua tuta, il tutore sulla spalla, gli occhiali ‘alla Kobe’ addosso e tutti ci siamo fermati per andare a salutarlo. Carlos Boozer si è avvicinato a lui tutto contento dicendogli ‘Kob! Che bello vederti, fratello! Non ti vedevamo da un po’, come mai sei passato oggi?’. E lui, tutto serio: “Sono venuto solo per salutare alcuni di voi scarsoni [“bum” è la parola inglese utilizzata, che significa anche “fannulloni” e ha altre connotazioni come insulto, ndr] che verranno scambiati domani’”. Lin, Green e il co-conduttore Harrison Sanford sono scoppiati a ridere di gusto, con l’ex Laker che ha continuato: “Poi è andato a sedersi al tavolo a centro campo, ha parlato un po’ con gli allenatori e se ne è andato. Ricordo che uno dei miei compagni mi ha detto: ‘Ho perso tutta la motivazione per allenarmi’”. Non che quei Lakers si meritassero grande considerazione da parte di Bryant: quell’anno vinsero solamente 21 partite con la seconda peggior difesa della lega e Kobe 36enne giocò meno di metà stagione per vari infortuni, tra cui quello alla spalla citato da Lin che lo tenne fuori per il resto del 2014-15. L’aspetto più curioso di tutta la vicenda, però, è che la previsione di Kobe non si rivelò vera: i Lakers infatti in quella deadline non fecero neanche un movimento di mercato, senza scambi o tagli o nient’altro.