Rispunta un vecchio video in cui l'MVP della serie finale che nel 1975 ha dato agli Warriors il primo titolo NBA nella Bay Area racconta a Red Auerbach i segreti del suo stile in lunetta, con i liberi tirati dal basso. Un insegnamento che avrebbe potuto far comodo a tanti giocatori NBA
Rick Barry ha legato il suo nome al primo, storico titolo degli Warriors nella Bay Area, nel 1975, quando segnò oltre 30 punti di media nel corso della stagione, si “fermò” a 29.5 nelle quattro sfide per il titolo contro Washington e venne eletto MVP della serie finale. Ma il n°24 degli Warriors — maglia ritirata a Golden State — ha legato anche il suo nome al particolare stile di tiro in lunetta: in gergo, in italiano, si dice “alla carlona”, facendo cioè partire la palla dal basso, tenendola prima all’altezza delle gambe e poi abbandonandola con una parabola arcuata verso il canestro. “Così tiravano 40 anni fa”, commenta il leggendario Red Auerbach sullo stile di tiro di Barry, ma se quel che contano sono i risultati, le cifre stanno dalla parte di Barry, che nel corso della sua carriera NBA ha tirato 4.243 liberi realizzandone 3.818, con una percentuale del 90% esatta. Barry svela i segreti del suo stile: “Come prima cosa cerco una posizione comoda: piedi ben larghi, postura rilassato, palleggio tre volte il pallone”, dice. Non per superstizione — come insinua Auerbach — “ma perché ripetere gli stessi movimenti nella pallacanestro è una chiave, perché certi meccanismi ti rimangono fissati in testa” (un concetto che oggi si chiamerebbe memoria muscolare, che altri grandi tiratori — su tutti Ray Allen — hanno spesso utilizzato nello spiegare le loro ottime percentuali). “Uno stile davvero unico”, commenta Auerbach, ma uno stile che negli anni Barry si è detto disposto a insegnare ai tanti centri NBA — su tutti Shaquille O’Neal (52.7% in carriera) — che hanno fatto molta fatica dalla lunetta. Ottenendo spesso un rifiuto, probabilmente frutto di eccessivo orgoglio. Perché immaginarsi Shaq tirare i liberi con il 90% fa paura…