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NBA, la proposta di Silver: si riparte dal 31 luglio, si valutano quattro scenari

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©Getty

Secondo quanto riportato da Shams Charania di The Athletic, la proposta fatta da Adam Silver ai proprietari delle franchigie NBA è quella di tornare in campo dal 31 luglio. Tra le opzioni valutate c'è quella del torneo play-in per assegnare gli ultimi posti per accedere ai playoff o una ripartenza diretta con la post-season che coinvolgerebbe soltanto 16 squadre

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Finalmente, a 80 giorni di distanza dalla sospensione della regular season, è tornata a esserci una possibile data per rivedere in campo le squadre NBA: il 31 luglio. Questo l’obiettivo comunicato da Adam Silver ai proprietari della lega durante l’ultima riunione a distanza, tenuta per aggiornare tutti sulla situazione e per condividere le idee e le proposte legate a un’eventuale ripartenza. Se il 31 luglio infatti appare come un punto fisso al quale tendere, nei prossimi due mesi saranno molte le decisioni da prendere non solo sotto l’aspetto medico-sanitario. A far discutere è anche quello organizzativo, strettamente legato alla competizione sul parquet tra le squadre: quale formula scegliere per la ripartenza della stagione? Stando alle indiscrezioni riportate da Shams Charania di The Athletic, sono quattro gli scenari presi in considerazione durante la riunione tra i proprietari NBA. Il primo prevede la ripartenza diretta con i playoff, mettendo da parte le quasi 300 partite di regular season rimaste in sospeso e coinvolgendo così soltanto 16 squadre. Il secondo invece è quello che da molti è stato definito come la formula simile ai gironi dei Mondiali di calcio: 20 squadre coinvolte, cinque fasce assegnate ai vari roster e quattro raggruppamenti da cinque squadre dai quali verrebbero fuori poi le otto che scontrandosi in maniera diretta darebbero vita a una sorta di tabellone finale playoff. La terza opzione coinvolge 22 squadre: si giocano le partite per decidere i piazzamenti finali, l’ordine definitivo e in base a quello di gioca un torneo play-in iniziale per scegliere le squadre che si contenderanno gli ultimi posti d’accesso alla post-season. L’ultimo scenario invece tiene fisso il tabellone playoff, ma lo determina in base a una regular season ridotta a 72 gare: tutte e 30 le squadre in questo caso sarebbero coinvolte, anche solo per giocare 5-6 match dal senso relativo soprattutto per quelle franchigie che sanno già di non poter più competere a livello aritmetico per qualificarsi ai playoff. Per motivi organizzativi e tecnici, al momento la quarta ipotesi sembra anche la meno probabile da mettere in pratica. La certazza per ora è una sola: la NBA farà di tutto per essere pronta a ripartire dal 31 luglio e questo è già un enorme passo in avanti.