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NBA, J.R. Smith spiega: "Michael Jordan e LeBron James? Non si paragonano leoni e tigri"

PAROLE
©Getty

Il campione NBA 2016 con i Cleveland Cavaliers ha spiegato cosa rende diverso LeBron James rispetto a Michael Jordan: "MJ era un realizzatore, James no. Sono totalmente diversi, non si possono paragonare leoni e tigri: sono entrambi felini, ma non sono la stessa cosa"

Con lo stile che lo contraddistingue, anche JR Smith ha voluto dire la sua sull’infinito dibattito su chi sia il miglior giocatore di tutti i tempi. E avendo giocato — nonché vinto — al fianco di LeBron James, chi meglio di lui può rivelare cosa lo rende speciale? “LeBron ti responsabilizza” ha detto Smith al The Pat McAfee Show. “Bron guida tutti con l’esempio e la sua etica del lavoro. Il suo più grande attributo è riuscire a trascinare con sé le persone con la sua voglia di lavorare e di vincere. Ovviamente per i giocatori più forti è più semplice riuscirci. Ma per quello che ho capito io, Jordan non si comportava in quella maniera, e neanche Kobe. Tante persone che hanno la ‘mentalità da killer’ non sono quelle che riescono a trascinare gli altri”. Secondo Smith, inoltre, c’è anche una differenza sostanziale su quale tipo di giocatore fossero: “LeBron non è un realizzatore, uno che ha in mente solo una cosa per un risultato individuale, come fosse un cecchino. Jordan e Kobe difendevano, ma erano soprattutto realizzatori — gente capace di segnare 50, 60, 70 punti ogni sera. LeBron invece è un giocatore completo a rimbalzo, a canestro, nei passaggi, nel palleggio, ed è un bravo compagno di squadra. È totalmente diverso rispetto agli altri. Non può esserci paragone”. Anzi, JR Smith si spinge addirittura oltre con un’analogia ardita: “Non si possono paragonare un leone e una tigre: sono entrambi felini, ma non sono la stessa cosa. Il leone è il re della savana, tutti si inchinano davanti a lui. Ma questo non significa che la tigre non possa dire: ‘Anche io sono un gran figlio di p…’”. Anche se non è più in NBA da un paio di anni, JR Smith decisamente perso il modo di far parlare di sé.