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La NBA dice addio a Wes Unseld: l'Hall of Famer è morto a 74 anni

washington
©Getty

Il leggendario giocatore dei Baltimore/Washington Bullets degli anni ’70 è scomparso all’età di 74 anni: unico assieme a Wilt Chamberlain all’epoca ad aver vinto il premio di MVP nella sua stagione da rookie, è stato anche il miglior giocatore delle Finals 1978 - l’anno in cui ha conquistato da protagonista il titolo NBA con la squadra capitolina

Un altro lutto colpisce la famiglia NBA in questo 2020: Wes Unseld è morto all’età di 74 anni, un giocatore che ha segnato la lega negli anni ’70 e rimasto nella memoria degli appassionati e dei tifosi di Washington - la squadra con cui ha trascorso per intero le sue 13 stagioni da professionista. Unseld, scelto al Draft del 1968 dagli allora Baltimore Bullets, riuscì durante i suoi primi mesi in NBA a realizzare un’impresa portata a termine soltanto da Wilt Chamberlain prima di lui: vincere il titolo di MVP della regular season nella sua stagione da rookie (vincendo di conseguenza anche quel riconoscimento). Unseld è stato un grande rimbalzista, un eccellente difensore (a detta di molti, il migliore della sua epoca) e soprattutto una delle chiavi fondamentali del titolo vinto poi dagli Washington Bullets nel 1978 - anno in cui portò a casa anche il premio di MVP delle Finals. Un giocatore completo, ritiratosi nel 1981 dalla pallacanestro giocata e tornato - ovviamente sempre a Washington - in panchina dal 1988 al 1994 alla guida dei Bullets. Nominato nel 1996 come uno dei 50 migliori giocatori della storia NBA, è stato introdotto nella Hall of Fame nel 1988. Suo figlio (che porta anche il suo nome) è attualmente assistente allenatore ai Denver Nuggets. Nel comunicato rilasciato dalla famiglia Unseld e postato anche dagli Wizards si legge: “Con profonda tristezza dobbiamo condividere la morte del nostro Wes Unseld, scomparso serenamente questa mattina circondato dall’affetto dei suoi cari al termine di una lunga battaglia contro la malattia - e più di recente con la polmonite. È stata la roccia della nostra famiglia, patriarca devoto su cui tutti abbiamo sempre fatto affidamento. È stato il nostro eroe, un uomo che ha sempre amato Baltimora e Washington - i posti a cui ha dedicato il suo impegno e la sua vita lavorativa”.